Roma (NEV/Riforma), 11 giugno 2025 – Orrore e profonda tristezza regnano nella Chiesa protestante dopo la sparatoria avvenuta nella scuola di Graz, in Austria, in cui, secondo l’agenzia di stampa austriaca (APA), almeno undici persone sono state uccise e diverse altre sono rimaste gravemente ferite, tra cui studenti e insegnanti, a causa dei colpi d’arma da fuoco sparati da un ex studente. L’autore del reato era tra le vittime.
«La mia solidarietà e le mie preghiere vanno a tutte le famiglie e i parenti colpiti, agli insegnanti, agli studenti e alla famiglia dell’autore» ha dichiarato il vescovo evangelico luterano Michael Chalupka, nato proprio a Graz, in una prima risposta all’Evangelical Press Service. Ha espresso la sua gratitudine a tutti coloro che hanno prestato aiuto e hanno risposto ai servizi di emergenza sul posto.
Insegnante di religione assegnato come cappellano d’emergenza
«Questo atto è incomprensibile. Il risultato sono morti, feriti e una città in uno stato di incertezza», spiegano il sovrintendente protestante della Stiria, Wolfgang Rehner, e il sovrintendente Michael Axmann. Soprattutto in queste ore, diventa chiaro «quanto sia importante accompagnare le anime delle persone colpite» sottolineano Rehner e Axmann, esprimendo la loro gratitudine per il fatto che il pastore protestante di Graz, Paul Nitsche, insegnante di religione presso lo stesso istituto scolastico, sia ora in servizio come cappellano d’emergenza.
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