Comitato centrale CEC: cessate il fuoco globale è “imperativo morale”

Foto Albin Hillert / CEC - fonte: https://www.oikoumene.org/news/wcc-central-committee-addresses-threats-to-peace-and-security-across-the-globe

Roma (NEV), 2 luglio 2025 – Il Comitato centrale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) si è riunito a Johannesburg dal 18 al 24 giugno scorsi. Sono molti i temi e molte le sfide che attraversano le agende delle chiese mondiali.

Durante i lavori, il Comitato ha diffuso una dichiarazione di denuncia verso i crimini atroci contro individui e comunità. Le atrocità segnano la storia umana fin dai tempi più antichi. Da questa prospettiva, è sempre più urgente e cruciale che tutte le persone si impegnino per azioni immediate. Nella dichiarazione, si chiedono maggiori tutele internazionali contro le violenze. “Riconosciamo la complicità storica delle chiese in molti di questi crimini, per i quali pentimento e riparazione sono una costante responsabilità” si legge nella dichiarazione. Il Comitato chiede un riconoscimento esplicito del trauma duraturo di tali crimini, anche se non rientrano nell’ambito ristretto delle definizioni legali convenzionali. La mancanza di riconoscimento, memoria, giustizia e responsabilità per tali crimini commessi in passato ha permesso e incoraggiato la loro ripetizione, mettendo in pericolo tutti.

Per la pace e la sicurezza di tutto il mondo

In un’altra dichiarazione, si ribadisce che la guerra è “contraria alla volontà di Dio”. Il Comitato centrale ha rinnovato l’appello per un cessate il fuoco globale, definendolo “un imperativo morale”. La forza militare “è tornata a essere lo strumento preferito […] e i principi fondamentali del diritto internazionale sono stati ignorati” si legge nel testo, che inoltre denuncia il ritorno della deterrenza nucleare al centro della strategia geopolitica e l’erosione del tabù sull’uso delle armi nucleari. “Questo momento chiama la comunità cristiana globale […] a riconoscere ciò che conduce alla pace” prosegue la dichiarazione, in cui il CEC invita gli Stati a fermare le corse agli armamenti e a riscoprire “le vere basi della pace sostenibile”, sollecitando la ratifica del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari.

Juneteenth, il Giorno della Liberazione dalla schiavitù

Il 19 giugno del 1865 a Galveston, in Texas, un proclama federale informò le persone di origine africana che erano tutte libere e che la schiavitù era stata abolita. Da allora questa ricorrenza, conosciuta come Juneteenth, viene celebrata in particolare negli Stati Uniti d’America come Giorno della Libertà, Giorno del Giubileo, Giorno della Liberazione e/o Giorno dell’Emancipazione.

In occasione del Juneteenth, durante i suoi lavori, il Comitato centrale del CEC ha ricordato in un ordine del giorno che questa ricorrenza celebra non solo l’emancipazione delle persone afrodiscendenti schiavizzate negli USA, ma anche “ricorda la più ampia storia globale della tratta transatlantica […] dell’espropriazione di popolazioni e risorse naturali africane”. Le conseguenze di questa storia permangono, come il razzismo sistemico e l’impatto razzializzato del debito e della crisi climatica. Il CEC denuncia le politiche che tentano di cancellare queste memorie e ostacolano la giustizia. Nel 140° anniversario della Conferenza di Berlino e nel 40° del Documento Kairos, il CEC “onora e ribadisce il proprio appello alla giustizia riparativa per il bene di tutte le persone”.

WCC minute on Juneteenth honors and reaffirms reparatory justice for the sake of all | World Council of Churches

Nuovi incarichi

Nel corso delle giornate di Comitato, sono stati eletti i sostituti dei membri dimissionari, su proposta delle rispettive chiese membro. Il comitato centrale del Consiglio ecumenico delle chiese ha inoltre eletto i membri dei gruppi di lavoro per la valutazione intermedia e per la revisione della governance, nonché i membri e co-moderatori dei comitati di preparazione dell’Assemblea e del culto. Approvate anche modifiche allo statuto della Commissione giovani. È stato infine eletto il secondo comitato esecutivo, in carica da novembre 2026. In questa pagina, tutti gli incarichi: WCC central committee elects executive committee, assembly planners, and midterm evaluators | World Council of Churches


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