Roma (NEV), 2 luglio 2025 – Mentre i ricchi diventano sempre più ricchi, la maggioranza delle persone fatica a procurarsi i beni essenziali: cibo, casa, salute. Le disuguaglianze aumentano a dismisura.
La denuncia arriva dagli organismi religiosi che stanno partecipando alla IV Conferenza internazionale sul finanziamento per lo sviluppo delle Nazioni Unite, in corso a Siviglia, in Spagna.
Una coalizione di chiese ha prodotto un messaggio congiunto proprio in questa occasione. Si tratta della piattaforma ecumenica nota come NIFEA (New International Financial and Economic Architecture). Istituita nel 2012, essa include il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), la Federazione luterana mondiale (FLM), la Comunione mondiale di chiese riformate (CMCR-WCRC), il Consiglio metodista mondiale, il Consiglio per la missione mondiale e altri partner, in rappresentanza di oltre 600 milioni di cristiani.

“Quasi la metà dell’umanità – cioè 3,3 miliardi di uomini, donne e bambini – vive in paesi che spendono più per il rimborso del debito che per l’istruzione o l’assistenza sanitaria per i loro cittadini” ha dichiarato il capo dell’advocacy globale della FLM, Isaiah Toroitich.
UN Conference: Faith and finance in turbulent times | The Lutheran World Federation
La piattaforma ecumenica ha quindi rivolto un appello urgente alle Nazioni Unite per la trasformazione del sistema finanziario globale.
Le disparità minano la fiducia nelle istituzioni, indeboliscono la democrazia e rallentano l’azione contro la crisi climatica. Quest’ultima, in particolare, aggrava il debito dei paesi in via di sviluppo, oltre ad essere una minaccia esistenziale.
I paesi sviluppati, denunciano gli organismi religiosi, sono responsabili della crisi climatica e non hanno rispettato gli impegni finanziari verso le nazioni più vulnerabili.
I firmatari del messaggio chiedono un cambiamento radicale, un ruolo più attivo (anche con l’istituzione di un apposito Consiglio di sicurezza economica, sociale ed ecologica nell’ambito delle Nazioni Unite). Inoltre, parlano di contrasto ai flussi finanziari illeciti e di adozione di politiche fiscali progressive. Sollecitano, inoltre, la cancellazione del debito insostenibile e una governance globale più inclusiva. Nel testo, si rilancia infine la campagna ecumenica #ZacTAX per la giustizia fiscale.
Per saperne di più, leggi la dichiarazione integrale (in inglese): NIFEAMessageOnFfD4_Final.pdf
Fonte: Churches Call for Financial Transformation at Global Summit in Seville – WCRC