Home Chiese e Società Cultura “Solomamma” vince il Premio della Giuria ecumenica a #Locarno78

“Solomamma” vince il Premio della Giuria ecumenica a #Locarno78

Locarno78, agosto 2025. La Giuria ecumenica alla cerimonia di premiazione, con la vincitrice Janicke Askevold (a sinistra) (© INTERFILM)

Roma (NEV), 22 agosto 2025 – La regista norvegese Janicke Askevold vince il Premio ecumenico al Festival di Locarno.

La Giuria ecumenica ha infatti scelto di assegnare il riconoscimento al film “Solomamma” (Norvegia/Lettonia/Lituania/Danimarca/Finlandia, 2025). Questa Giuria ormai da oltre 50 anni premia un film del concorso internazionale valutando la creatività artistica che sensibilizza gli spettatori sui valori umani, sociali e religiosi.

Menzione speciale a “Le Lac” (Svizzera 2025) di Fabrice Aragno, che ha ricevuto anche il Primo Premio della Giuria Junior. Il Pardo d’Oro è andato a “Tabi to hibi” (Due stagioni, due sconosciuti) del giapponese Sho Miyake. Premio internazionale della critica cinematografica (FIPRESCI) a “Dry Leaf” di Alexandre Koberidze, una coproduzione tedesco-georgiana.

Il film “Solomamma” parla di Edith, una giornalista e madre single che lotta con le sfide della genitorialità. Quando scopre l’identità dell’uomo che l’ha aiutata a concepire suo figlio come donatore di sperma, la donna lo cerca con il pretesto di intervistarlo sulla sua azienda. Da questo incontro si sviluppa gradualmente una vera relazione. Tuttavia, Edith sprofonda sempre più nelle bugie, mettendo a repentaglio la fragile vita che si è costruita.


Motivazione

Solomamma solleva importanti questioni etiche su origine, identità e appartenenza: chi crea la vita? Qual è il miracolo del concepimento e della nascita quando pensiamo alla vita nei termini di paradigmi medico-tecnici? Qual è la fonte e la responsabilità verso una nuova vita e quali le conseguenze incontrollabili di una tale scelta? Può una «Solomamma» assumersi la responsabilità delle sue decisioni e rispettare la propria libertà, quella del figlio e quella del donatore?

Questo film ci interroga sulle condizioni alle quali vivere in modo indipendente pur rimanendo connessi agli altri.


La Giuria ecumenica ha inoltre sottolineato l’attenzione rivolta alla responsabilità di una madre single in quanto individuo autonomo. Con questa scelta, essa premia un film che affronta in modo serio e profondo questioni fondamentali dell’etica della vita.

Premio delle chiese: 10.000 franchi svizzeri

Il Premio della Giuria ecumenica di Locarno è dotato di 10.000 franchi svizzeri, di cui metà messa a disposizione dalla Chiesa evangelica riformata e metà dalla Chiesa cattolica romana della Svizzera.

Encomio per il film svizzero «Le Lac»

Oltre al premio, la Giuria ecumenica ha assegnato una menzione d’onore al film «Le Lac», ambientato sul Lago di Ginevra.


Motivazione

“Le Lac ci mostra una coppia che non si tira indietro di fronte al lutto, ma combatte con esso. Il dolore li ha lasciati muti, ma pur senza parole essi sperimentano una profonda comprensione l’uno dell’altro perché affrontano consapevolmente il loro dolore. Con la loro barca a vela, combattono gli elementi e affrontano letteralmente la tempesta navigando dritti verso di essa. Il vento e le intemperie li portano al confine tra la vita e la morte”.


Giuria internazionale ecumenica

La Giuria ecumenica del 78° Locarno Film Festival era composta da: Melanie Pollmeier, Svizzera (Presidente); Ileana Bîrsan, Romania; Philippe Cabrol, Francia; Roland Kauffmann, Francia. La giuria, composta ogni anno da SIGNIS e INTERFILM (le due associazioni internazionali per il cinema nell’ambito delle chiese, rispettivamente cattolica e protestante), è composta da rappresentanti delle chiese esperti di cinema, teologia e studi religiosi.


Un po’ di storia

La prima Giuria ecumenica è stata istituita in occasione di un festival cinematografico internazionale nel 1973. Locarno è il primo festival a riunire in una giuria le organizzazioni cinematografiche cristiane. Dal 1974, i premi SIGNIS e INTERFILM sono stati assegnati congiuntamente. Nel 2023 la giuria ha festeggiato il suo 50° anniversario al Locarno Film Festival e ha consegnato un premio onorario al regista di fama internazionale István Szabó. Il Locarno Film Festival si è svolto quest’anno dal 6 al 16 agosto 2025. La Giuria ecumenica, invitata dal festival, ha lavorato in modo indipendente e ha selezionato i film secondo i propri criteri. Ha passato in rassegna i 18 film del Concorso Internazionale del programma.


La 78^ edizione del Locarno Film Festival si è aperta con il film di Tamara Stepanjan “Le pays d’Arto” (Nella terra dell’Arto, Francia, Armenia 2025) in Piazza Grande. La Giuria Ecumenica, istituita nel 1974, Il premio ha un valore di 10’000 franchi, donati dalle Chiese riformate e dalla Chiesa cattolica della Svizzera.

La retrospettiva, per la quale il festival è da tempo rinomato, ha avuto come titolo per il 2025 “Great Expectations” ed è stata dedicata al cinema britannico del dopoguerra dal 1945 al 1960. Comprendeva più di 40 contributi. Il Pardo d’onore è andato al regista greco-americano Alexander Payne (About Schmidt, 2002; I discendenti, 2011).

Per saperne di più:

78th Film Festival Locarno | inter-film.org

Prize of the Ecumenical Jury Goes to “Solomamma” | inter-film.org

Festival di Locarno-Sito web