Battisti europei. Nuovo presidente è Charles Costa, dal Libano

frame dal video del Consiglio EBF 2025 ad Amman (Giordania) tratto da https://www.facebook.com/ebf.org

Roma (NEV), 30 settembre 2025 – Si è chiuso ad Amman, in Giordania, il Consiglio della Federazione battista europea (EBF), organismo che sta celebrando il suo 75° anniversario.

Per la prima volta è stato eletto un Presidente proveniente dal Medio Oriente, “segno forte della natura sempre più interculturale e inclusiva della sua testimonianza” ha scritto Nicola Laricchio, membro del Comitato esecutivo del Ministero Youth and Children dell’EBF, in un resoconto pubblicato su Riforma.

Il nuovo Presidente è Charles Costa (Libano). Anche Presidente della Convenzione delle Chiese evangeliche battiste in Libano, è il primo Presidente arabo nella storia della Federazione, con decenni di esperienza pastorale e un “profondo impegno a costruire ponti tra culture e comunità di fede”. Einike Pilli (Estonia) è stata eletta vicepresidente. Rettrice del Seminario Teologico delle Chiese libere in Estonia e stimata leader nel campo della formazione teologica, ha servito per anni come Chair della Commissione Teologia ed Educazione dell’EBF, accompagnando e formando nuove generazioni di leader. Il mandato del Presidente ha durata biennale, al termine del quale il Vicepresidente viene nominato come successivo Presidente, ha spiegato ancora Laricchio.

Dall’Italia erano presenti anche il presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), pastore Alessandro Spanu, e la pastora Cristina Arcidiacono, chair del Board dell’Istituto Teologico Battista Europeo (IBTS) di Amsterdam.

Un appello alla preghiera e alla speranza

Al termine dei lavori, ha concluso Laricchio, la Federazione battista europea ha pubblicato un messaggio dal titolo eloquente: “A Call to Unceasing Prayer and Unshakable Hope”.

«Continuiamo a innalzare i nostri cuori in preghiera per la pace nei territori palestinesi e in Israele. … Non smettiamo di pregare… per la pace nella nostra regione e per sollievo di coloro che ancora soffrono dopo oltre un anno di conflitto» (qui il testo integrale: https://share.google/KJu9UC6CBgZyLu8m2).