Scicli (NEV), 10 giugno 2015 – “Con questo viaggio in Sicilia abbiamo voluto sensibilizzare i nostri politici sul tema delle migrazioni. Non c’è nulla che possa sostituire un’esperienza diretta con chi lavora sul terreno e in prima linea con e per i migranti, siano essi esponenti di chiese o della società civile, delle istituzioni o delle forze dell’ordine”. Così il vice presidente della Chiesa evangelica della Westfalia, pastore Albert Henz, responsabile del dipartimento Chiesa e Società, ha spiegato lo scopo del viaggio che in questi giorni sta portando politici regionali del Land Nord Reno-Westfalia in Sicilia, e in particolare a Catania, Lampedusa, Pozzallo e Scicli.
La delegazione, accompagnata da esponenti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), tra cui Paolo Naso della Commissione studi, ha avuto incontri con il sindaco di Catania Enzo Bianco, che ha tracciato un quadro della situazione dei migranti in Sicilia; con il sindaco di Lampedusa e Linosa Giusi Nicolini, che nel corso di un’escursione in mare, nel luogo stesso in cui il 3 ottobre 2013 perirono 366 profughi, ha descritto il tragico naufragio; con il comandante della Guardia costiera di Lampedusa Giuseppe Cannarile, che ha illustrato gli aspetti tecnici delle operazioni di ricerca e soccorso in mare; con il collettivo Askavusa che a Lampedusa gestisce il museo delle migrazioni “PortoM”; con il prefetto di Ragusa Annunziato Vardé che auspica il superamento del regolamento di Dublino nella parte delle disposizioni sul primo approdo, nonché un sistema di accoglienza per quote che riguardi non solo lo spazio Schengen, ma la comunità internazionale tutta. Ma soprattutto la delegazione ha potuto interagire con gli operatori di Mediterranean Hope, il progetto della FCEI che da un anno opera a Lampedusa e Scicli, e che già gode del sostegno della chiesa evangelica della Westfalia. Ai deputati del Landestag di Düsseldorf è stato illustrato anche il progetto-pilota dei corridoi umanitari che la FCEI – nell’ambito del progetto Mediterranean Hope – sta portando avanti insieme alla Comunità di Sant’Egidio attraverso l’apertura di un desk in Marocco.
Di particolare impatto sono state le due visite presso i Centri di primo soccorso e accoglienza di Lampedusa e di Pozzallo. Ieri pomeriggio al porto di Pozzallo la delegazione ha potuto assistere in diretta ad uno sbarco di 447 migranti salvati in mare a 40 miglia da Tripoli dalla Guardia Costiera “L. Dattilo”, in larghissima parte provenienti dai paesi dell’Africa subsahariana. “Dobbiamo capire, e l’Europa deve capire, che i profughi non rappresentano una minaccia per noi, ma che al contrario sono loro i primi ad essere minacciati e quindi bisognosi di protezione. In questo senso crediamo che anche l’approccio delle politiche migratorie europee vada radicalmente invertito”, ha affermato il pastore Henz.
In questi stessi giorni, con lo stesso scopo, un’altra delegazione politico-ecclesiale del Nord Reno-Westfalia sta visitando l’isola greca di Lesbos. Domani le due delegazioni si riuniranno a Roma dove saranno ricevute dal presidente del Senato Pietro Grasso, avranno incontri con alcuni parlamentari, e potranno scambiare le impressioni dei loro viaggi anche con il direttore del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, prefetto Mario Morcone. Il momento conclusivo della visita in Italia sarà l’incontro con la Comunità di Sant’Egidio che prevede anche una preghiera ecumenica. Soddisfazione per la buona riuscita della visita della delegazione tedesca è stata espressa da Naso perché “è espressione di un’altra Europa che sa guardare al tema delle migrazioni globali in uno spirito di accoglienza, di solidarietà e di rispetto dei diritti umani”.