Sinodo. Immigrazione: l’impegno delle chiese all’accoglienza

Torre Pellice (Torino), 24 agosto 2015 (SSSMV/05) – Sono entrati nel vivo questa mattina i lavori del Sinodo delle chiese metodiste e valdesi presieduti da Marco Borno e in corso fino al 28 agosto presso la “Casa valdese” di Torre Pellice (TO). Tra i temi in agenda c’è quello dell’immigrazione. In attesa della discussione in aula sinodale, prevista per domani mattina, oggi in una conferenza stampa sono state presentate alcune delle iniziative di accoglienza promosse da valdesi e metodisti. Paolo Naso, coordinatore della Commissione studi della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ha illustrato il progetto Mediterranean Hope (MH), gestito dalla FCEI e finanziato con i fondi 8 per mille della Tavola valdese. “Negli ultimi anni il fenomeno migratorio ha subito dei cambiamenti significativi – ha spiegato Naso -. Oggi ad abbandonare i propri paesi sono sempre più persone che fuggono da conflitti e persecuzioni, spesso persone vulnerabili come i minori non accompagnati. MH è nato per rispondere a questa realtà”. Il progetto si articola in un Osservatorio sulle migrazioni istituito a Lampedusa, la “Casa delle culture” un centro di accoglienza e di incontro a Scicli (RG), un relocation desk per seguire il progetto migratorio delle persone accolte. “In collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, siamo impegnati nella quarta fase di MH che consiste nella costituzione di ‘corridoi umanitari’ dal Marocco all’Italia per permettere a soggetti particolarmente vulnerabili di ottenere, in base alla normativa vigente, un visto umanitario per raggiungere il nostro Paese sfuggendo al ricatto criminale degli scafisti”.

L’esperienza dell’Osservatorio sulle migrazioni di Lampedusa è stata illustrata da Marta Bernardini, da oltre un anno operatrice di MH sull’isola. “Lampedusa rimane un luogo simbolico e significativo. Qui continuano ad approdare centinaia di persone, ognuna portatrice di una storia particolare che vale la pena ascoltare e raccontare con uno sguardo diverso”. L’Osservatorio, oltre ad essere impegnato nell’azione di prima accoglienza, si propone di raccogliere le storie di chi arriva a Lampedusa come pure quelle degli abitanti dell’isola.

Infine Marco Armand Hugon ha presentato gli interventi nell’area torinese e delle Valli valdesi del Progetto integrato di accoglienza dei richiedenti asilo, promosso dalla Diaconia valdese. “In questi giorni siamo stati coinvolti dalla Prefettura di Torino per l’accoglienza di circa 60 persone a Villar Pellice, in un edificio di proprietà della Regione Piemonte. Si tratta di un intervento di emergenza, diverso dai modelli di accoglienza che normalmente attuiamo e che prevedono l’inserimento di piccoli gruppi di rifugiati nei comuni delle Valli”.

Di immigrazione si continuerà a parlare questa sera, alle 20.45 presso il Tempio valdese, nella serata pubblica del Sinodo intitolata “L’Europa comincia a Lampedusa”. Parteciperanno Mario Marazziti, presidente della Commissione Diritti umani della Camera e membro della Comunità di Sant’Egidio; il moderatore Eugenio Bernardini; Yvan Sagnet, sindacalista; Marta Bernardini, del progetto Mediterranean Hope. Introduce i lavori Paolo Naso. Il programma prevede interventi musicali a cura del “Duo Pizzulli”. (NEV/CS49)