Migranti, terrorismo, dialogo ecumenico al centro del dibattito del Consiglio dell’Alleanza battista mondiale (BWA)

Roma (NEV), 13 luglio 2016 – Si è tenuto a Vancouver (Canada), dal 4 all’8 luglio scorsi, l’incontro annuale dell’Alleanza battista mondiale (BWA), l’organizzazione che dal 1905 raggruppa la maggior parte delle chiese, convenzioni e unioni battiste del mondo. All’interno dei lavori, che hanno coinvolto 300 partecipanti giunti da oltre 50 paesi, si è tenuto il Consiglio della BWA, l’organo esecutivo che si riunisce ogni anno tra un Congresso quinquennale e l’altro. Tra i temi affrontati dal Consiglio, la sfida posta dalle migrazioni globali, su cui le chiese e i loro membri sono stati richiamati ad “una testimonianza che esemplifichi il messaggio biblico”. Secondo la BWA, la guerra e il terrorismo colpiscono anzitutto le popolazioni siriane e libanesi, ma anche paesi come la Giordania e la Nigeria. Proprio riguardo a quest’ultima nazione, Samson Ayokunle, presidente della Convenzione battista nigeriana, ha rivolto parole molto dure alla comunità internazionale, accusandola di ignorare la violenza terroristica nei paesi dell’Africa occidentale: “Forse al resto del mondo non interessa se Boko Haram continua ad uccidere centinaia di persone alla settimana? Quelle persone sono forse ‘meno umane’?”. Durante il Consiglio non sono mancate decisioni di carattere ecumenico: il segretario generale Neville Callam ha annunciato l’apertura di un terzo tavolo di dialogo tra battisti e cattolici (i due precedenti risalgono al 1984-1988 e al 2006-2010), mentre sono stati resi noti data e luogo del XXII Congresso quinquennale della BWA: si terrà a Rio de Janeiro (Brasile), nel luglio 2020.