Roma (NEV), 2 agosto 2017 – La rubrica “Lo sguardo dalle frontiere” è a cura degli operatori e delle operatrici di Mediterranean Hope (MH), il progetto sulle migrazioni della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Questa settimana “Lo sguardo” proviene dalla “Casa delle Culture” di Scicli.
Il 3 agosto a Scicli riceveremo in visita un gruppo di giovani del movimento dei Focolari interessati a conoscere da vicino il lavoro che si svolge all’interno del progetto Mediterranean Hope – Casa delle Culture e a capire qualcosa in più sui processi migratori e su cosa spinge ragazzi loro coetanei a rischiare la vita in mare.
L’iniziativa si inserisce all’interno del programma di un Campus estivo dei Giovani per un mondo unito in Sicilia dal titolo “L’impegno continua nelle periferie”, organizzato insieme a Gioventù francescana, a cui partecipano giovani provenienti da tutta Italia. Il campus coinvolge anche bambini di due quartieri di Siracusa e di un centro diurno di Scicli, con il quale anche la Casa delle Culture ha collaborato in passato e continua a collaborare.
I giovani del Campus arriveranno da Siracusa e da Scicli e ci incontreremo tutti presso la Casa delle Culture. Trascorreremo del tempo insieme a loro e con le persone accolte nella struttura, confrontandoci sulle esperienze di vita, sui sogni, sui progetti e sulle speranze da costruire. In seguito i ragazzi saranno invitati anche a visitare, accompagnati dai ragazzi migranti ospiti presso la Casa delle Culture e dai volontari, la mostra fotografica allestita presso la Chiesa metodista di Scicli dal titolo “Luoghi comuni” , mostra realizzata a seguito del laboratorio organizzato da Mediterranean Hope – Casa delle Culture, con Oxfam Italia e la stessa Chiesa metodista, con i ragazzi e le ragazze della Casa, che hanno raccontato con i loro scatti e il loro sguardo la città di Scicli, usando la cosiddetta “mobile photography”. A conclusione di questo momento di condivisione e di conoscenza reciproca, seguirà una passeggiata per le vie di Scicli, camminando insieme; una metafora del futuro davanti a noi e del presente che, appunto insieme, stiamo già costruendo.
Un incontro dalla forte dimensione non solo interculturale, ma anche ecumenica. Caratteristica che contraddistingue il nostro progetto anche a Lampedusa, dove gli operatori lavorano a stretto giro con la Parrocchia dell’isola e che è elemento costituivo del nostro progetto dei corridoi umanitari, co-promosso con la Comunità di Sant’Egidio.
I Giovani per un mondo unito dei Focolari, movimento fondato da Chiara Lubich nel 1985, raccoglie persone di 180 paesi del mondo e ha come motto “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te; non fare agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te”. Attraverso attività locali e internazionali promuove il dialogo fra generazioni, popoli e gruppi etnici. Dialogo che abbatte tutti i muri che ci dividono.