Roma (NEV), 6 giugno 2018 – “A una settimana dall’inizio degli esami statali di terza media il Ministro dell’istruzione continua a rifiutare di dare alcuna indicazione sul ruolo della presenza degli insegnanti di religione cattolica conseguente alla disposizione del Decreto legislativo 62/2017 che li prevede componenti della Commissione d’esame” così denunciano in un comunicato stampa diramato ieri le 18 associazioni firmatarie del documento “Docenti IRC commissari d’esame?”, tra cui figura anche la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).
“Il ministero pensa che ogni Istituto scolastico debba ricorrere al fai da te su una questione che attiene al principio supremo di laicità dello Stato e alla tutela della libertà di coscienza e di religione di cui all’art. 19 della Costituzione e di quello della responsabilità educativa dei genitori di cui all’art. 30 della Costituzione?”, chiedono le associazioni.
Non è seguito alcun riscontro alla conferenza stampa dello scorso 23 maggio né alle due interrogazioni parlamentari sul tema, una a firma della senatrice Loredana De Petris (LeU) del 29 maggio e una seconda del 30 maggio a firma della senatrice Bianca Laura Granato (M5S) e altri; in quest’ultima si legge: “tenuto conto che la complessità dell’attuale società impone di delineare un più moderno modello di scuola pubblica, democratica, laica, inclusiva e pluralista, in cui la libertà di coscienza possa trovare davvero un proprio spazio ed una propria dignità, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e se non ritenga urgente ed improrogabile chiarire, prima dell’inizio degli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione, se l’insegnamento della religione cattolica sia tra le materie oggetto di esame e conseguentemente se l’insegnante IRC faccia parte della commissione, anche in considerazione dell’opacità nell’interpretazione del decreto legislativo n. 62 del 2017”.