Roma (NEV), 18 dicembre 2018 – In occasione della Giornata internazionale dei migranti, Eurodiaconia lancia le sue nuove linee guida per l’integrazione delle donne migranti e sollecita gli stati membri dell’Unione Europea a sviluppare misure più efficaci per l’integrazione delle donne migranti.
A causa del loro status di genere e di migranti, le donne immigrate si trovano spesso di fronte a sfide più difficili nell’accesso al mercato del lavoro, alla formazione e ai corsi di lingua, nonché ai servizi di base come l’assistenza sanitaria, l’alloggio e i programmi di integrazione in generale.
In questo contesto, Eurodiaconia sta lanciando una serie di linee guida pratiche per migliorare la comprensione delle organizzazioni che lavorano con i migranti sulle sfide specifiche che le donne migranti affrontano quotidianamente e fornire raccomandazioni specifiche su come affrontare più efficacemente queste sfide. Il documento nasce dopo l’Eurodiaconia Migration Network Meeting, che si è svolto quest’anno a Roma e si è concentrato su un approccio all’integrazione di genere.
Tra gli altri fattori, la ricerca ha mostrato in particolare in che modo le donne migranti affrontano ostacoli significativi a causa del loro status giuridico e sanitario, della mancanza di sostegno iniziale all’integrazione e delle competenze linguistiche, degli obblighi familiari, delle responsabilità per l’infanzia e delle condizioni sfavorevoli del mercato del lavoro.
Una soluzione proposta per affrontare alcuni di questi ostacoli è quella di fornire un’attenzione specifica ai loro bisogni nei programmi di assunzione e integrazione e condurre valutazioni globali attente alle questioni di genere. In particolare, nel valutare le loro esigenze di integrazione e i diversi fattori che potrebbero influenzare la loro capacità di accedere ai servizi, i fornitori di servizi sociali e le istituzioni pubbliche dovrebbero tener conto di elementi quali l’attuale status di immigrazione delle donne migranti; le loro responsabilità per l’infanzia e la famiglia; il loro accesso ai bisogni di base come l’alloggio e l’assistenza sanitaria; le loro dinamiche familiari e le pressioni culturali; il loro livello di istruzione e competenza nella lingua del paese ospitante; così come la loro esperienza lavorativa, qualifiche e abilità.
Le organizzazioni di fede e il loro personale qualificato sono in una posizione privilegiata per garantire un approccio sensibile al genere nell’integrazione delle donne migranti non solo per la loro esperienza e attenzione storica ai bisogni degli individui vulnerabili ma anche perché costituiscono una comunità in cui i migranti le donne possono essere integrati.
Eurodiaconia è una comunità europea di organizzazioni socio-sanitarie con esperienza diretta nel fornire servizi ai migranti e difendere i loro diritti fondamentali. Conta con 48 membri, chiese e ONG cristiane legate alle chiese protestanti, anglicane e ortodosse europee, in 32 paesi e territori (www.eurodiaconia.org).