Ascoltare le voci dei giovani

L’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (World Association for Christian Communication-WACC) richiama alla dignità e ai diritti dell’infanzia e della gioventù

Egzina Sanon e Dashline Exuma fanno i compiti sulla veranda della loro casa a Ganthier, Haiti. La Mission Sociale des Eglises Hatiennes (MISSEH) , membro di ACT Alliance, ha aiutato la famiglia e altri residenti a ricostruire le loro case dopo che il villaggio è stato devastato dall'uragano Matthew nel 2016. Foto Paul Jeffrey - ACT Alliance

Roma (NEV), 13 agosto 2019 – In occasione della Giornata internazionale della gioventù, osservata per la prima volta dalle Nazioni Unite nel 2000 e celebrata ieri in tutto il mondo, l’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (World Association for Christian Communication-WACC) ha pubblicato una riflessione sul tema della ricorrenza di quest’anno: “Trasformare l’educazione”.

“Se i giovani di oggi devono essere padroni del loro futuro, è fondamentale ascoltare le loro preoccupazioni, rispettare le loro opinioni e agire su di essi – ha dichiarato il segretario generale della WACC Philip Lee –. E, in un’era di comunicazione digitale globale e social media, è essenziale rafforzare l’educazione e l’alfabetizzazione mediatica”.

Secondo le Nazioni Unite, la Giornata internazionale della gioventù 2019 deve rappresentare la messa a punto di metodi per un’istruzione più inclusiva e accessibile, con il coinvolgimento degli stessi giovani. Obiettivo, riflettere su come i governi, i giovani, le organizzazioni con giovani leader e rivolte ai giovani, così come altre parti interessate, stanno trasformando l’istruzione in modo che diventi un potente strumento per realizzare l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Oltre 2 miliardi di persone nel mondo hanno meno di 30 anni: il 50,5% della popolazione mondiale. Molti giovani sono coinvolti nei dibattiti pubblici che li riguardano attraverso le piattaforme digitali.

Nel dicembre 2018, oltre 100 giovani provenienti da Africa, Asia e delle Americhe si è riunito in Sudafrica per elaborare un documento di raccomandazioni per promuovere la protezione e la sicurezza dentro e intorno alla scuola, dal titolo “ENDviolence Youth Manifesto”, documento presentato ai ministri al Forum mondiale dell’istruzione nel gennaio 2019.

Altri esempi, quello di Malala Yousafzai, ben nota attivista per l’educazione femminile, e i giovani ambientalisti, una fra tutti Greta Thunberg, la sedicenne svedese che ha lanciato lo sciopero della scuola per il clima e la campagna #FridaysForFuture.

La WACC, si legge sul sito dell’Associazione, ritiene che i giovani abbiano “il diritto di essere ascoltati e presi sul serio; il diritto alla libertà di parola e di informazione; il diritto alla privacy; allo sviluppo della propria identità culturale; il diritto di essere orgogliosi della loro eredità e dei loro convincimenti”.

Allo stesso tempo, gli attori della comunicazione devono impegnarsi a rispettare la privacy e la dignità dei bambini e dei giovani e promuovere la loro autostima e fiducia.

Come ha sottolineato Audrey Azoulay, la direttrice generale dell’UNESCO, nel suo messaggio in occasione della Giornata internazionale della gioventù 2019:  “Se non riusciamo a includere le opinioni di giovani donne e uomini, membri della comunità LGBTQ+, i giovani indigeni, i giovani con disabilità o i giovani migranti nel nostro modo di costruire sistemi educativi, stiamo tutti perdendo qualcosa di prezioso; la ricchezza della comprensione delle diverse culture e menti, il tesoro dell’apprendimento reciproco”.