USA. Chiesa di Cristo denuncia: “Limiti a rifugiati sono strazianti e crudeli”

Roma (NEV), 30 settembre 2019 – In una nota stampa diramata venerdì scorso, il Consiglio nazionale delle chiese di Cristo negli Stati Uniti d’America (NCCCUSA) denuncia la stretta sui rifugiati auspicata dal presidente americano Donald Trump.

“La notizia che l’amministrazione Trump limiterà ulteriormente gli arrivi di rifugiati negli Stati Uniti nel 2020 è straziante e crudele – si legge sul sito NCCCUSA –. Il Consiglio nazionale delle chiese di Cristo con le sue chiese membro, insieme ad agenzie come Church World Service, ha assistito al reinsediamento dei rifugiati in questa nazione per molti anni. Lo facciamo oltre alle nostre convinzioni cristiane, perché è fra i mandati biblici, perché molti di noi sono rifugiati e immigrati e perché l’etica degli Stati Uniti è accogliere coloro che sono stanchi, coloro che sono affamati e coloro che anelano a respirare liberamente”.

Il Consiglio nazionale delle chiese esorta il presidente Trump a “invertire la rotta” e chiede al Congresso di impedire l’implementazione di questo atto, che definisce “maligno”. Si tratta, secondo l’NCCUSA, di “un precedente allarmante e pericoloso stabilito dall’amministrazione” che consente agli stati e ai distretti di rifiutare i rifugiati.

Tale decisione “promette di danneggiare la nostra unità nazionale e incoraggia l’insensibilità. Strappa il tessuto morale della nostra nazione e mette in discussione i nostri principi fondanti”.

Nel comunicato vengono richiamate le parole bibliche dell’evangelista Matteo (versetto 35, capitolo 25): “Ero straniero e tu mi hai accolto”.