Black Friday? No, Bless Friday

Una proposta ecumenica, nata negli Usa in ambito presbiteriano, per offrire un’alternativa al consumismo

Roma (NEV/Riforma.it), 26 novembre – Un’alternativa alla follia del Black Friday: la proposta nata nell’ambito della Chiesa presbiteriana degli USA, chiamata Bless Friday, vuole rimettere al centro il servizio a Dio e alla comunità.

Sara Tourn racconta sul sito Riforma.it come nasce questa iniziativa che dal 2010, anno del primo Bless Friday, ha declinato in varie maniere il più generico “prestare servizio presso la chiesa”: raccogliere e distribuire beni di prima necessità ai bisognosi e i senzatetto, organizzare giornate di pulizia intorno alla chiesa, pranzi di solidarietà, visitare i malati, ricostruire case danneggiate dal maltempo, confezionare coperte e vestiti caldi per l’inverno di chi vive per strada…l’idea è fare qualcosa di semplice, alla portata di tutti, attivando un gruppo (scuola domenicale, gruppo femminile) o un’associazione in cui si è già coinvolti.

L’iniziativa è cresciuta e quest’anno, alla decima edizione del Bless Friday, parteciperanno circa dieci chiese presbiteriane, episcopali, cattoliche e luterane.