‘Luci su Rosarno’: pettorine, faretti e lampioni per illuminare la piana di Gioia Tauro

Mediterranean Hope, il programma migranti e rifugiati della FCEI, è una delle realtà impegnate per cercare di rendere più sicuro il tragitto dei braccianti che vanno e tornano dai campi in bicicletta

Roma (NEV), 16 dicembre 2019 – Inizia oggi ‘Luci su Rosarno’, un progetto per illuminare le strade della piana ed evitare incidenti ai braccianti che si muovono in bici, al quale partecipa, tra le altre associazioni e realtà impegnate nella zona, Mediterranean Hope (MH), programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.

“Il progetto ‘Luci su Rosarno’ – si legge sulla pagina fb dell’iniziativa, cui partecipano anche Ibrahim DiabateFrancesco Piobbichi, operatori di MH a Rosarno – nasce da alcune organizzazioni formali ed informali che sostengono i diritti per tutti i lavoratori e le lavoratrici nel territorio della piana di Gioia Tauro. Uno dei rischi maggiori che i braccianti corrono sulle strade di questa zona è quello di essere investiti quando vanno o tornano dal lavoro in bicicletta. Non esistono infatti trasporti pubblici e l’assenza di illuminazione nelle strade è pressoché totale. Spesso i braccianti si muovono quindi con bici che non sono dotate di faretti e rischiano di essere investiti. Purtroppo ogni anno si registrano incidenti dovuti a questa combinazione di fattori. Fare luce su Rosarno attivando reti di sostegno e di solidarietà attiva, distribuendo pettorine segnaletiche e luci per le biciclette, è un piccolo gesto che vuole “aprire una luce nel buio dei diritti negati”. Diritto ad avere un permesso di soggiorno ed una residenza, diritto ad avere un lavoro regolare, diritto a non rischiare la vita per andare a lavorare. Con questa prima azione inizieremo a creare nel territorio protagonismo e partecipazione attraverso la solidarietà diretta tra tutte le persone che vivono nella piana. Avere un’illuminazione adeguata infatti non è un problema che riguarda solo i migranti ma tutto il territorio”.