Strategie metodiste in Italia tra massoneria e polemica anti-protestante

Mercoledì 12 febbraio presso la Facoltà di lettere e filosofia della Sapienza, a Roma, si tiene l'annuale convegno internazionale di studi sul metodismo dal titolo “Il limes cattolico. Ambizioni e strategie del metodismo per l’Italia unita”

Roma (NEV), 7 febbraio 2020 – L’annuale convegno internazionale di studi sul metodismo, organizzato dal Centro di documentazione metodista (CDM) in collaborazione con il Dipartimento di storia, culture, religioni, arte e spettacolo dell’Università la Sapienza di Roma, ha per titolo “Il limes cattolico. Ambizioni e strategie del metodismo per l’Italia unita” e si terrà mercoledì 12 febbraio presso la Facoltà di lettere e filosofia della Sapienza, a partire dalle ore 10 (Aula di Paleografia, II piano, sezione Storia medievale e paleografia).

Mirella Manocchio, presidente OPCEMI

“Il titolo di questo convegno vuole esprime l’incontro e lo scontro, il dialogo anche acceso dal punto di vista teologico, sociale e culturale in Italia a cavallo dei due secoli scorsi – ha dichiarato la presidente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI), pastora Mirella Manocchio – . Il metodismo si inserisce in quest’epoca, dialogando appunto con la cultura cattolica e il cattolicesimo come istituzione. Indagheremo gli aspetti particolari dell’impegno metodista in vari ambiti, come l’anno scorso abbiamo fatto sui temi della giustizia sociale e dei diritti civili, in Italia, in Europa, in Africa e negli Stati Uniti e i cui atti sono stati appena pubblicati da Carocci. Il taglio storico e politico sul metodismo degli inizi ci farà capire il ruolo dei metodisti all’interno del dibattito intrapreso dal mondo protestante con la chiesa cattolica”.

Il convegno rappresenta, ha affermato Manocchio, “una tappa importante. Vi sono aspetti inesplorati o scarsamente esplorati del metodismo e l’idea con il CDM è quella di rimettere mano ai documenti e indagare questa storia, ripercorrerla in modo più ampio ed esaustivo insieme a esperti di teologia, filosofia e storia. Questo convegno apre in modo concreto questo cammino, al quale seguiranno altri momenti di incontro e il coinvolgimento di un comitato scientifico, per dar vita a una storia del metodismo in Italia”.

La giornata di studio prevede una prima sessione, che sarà aperta dal Direttore del Dipartimento di storia, culture, religioni, arte e spettacolo della Sapienza, Gaetano Lettieri, insieme a Silvana Nitti, Direttore del CDM e dalla stessa presidente OPCEMI, pastora Mirella Manocchio.

Fra i temi della mattinata, il contesto storico-politico dell’Italia di fine Ottocento – inizio Novecento, la questione religiosa in Italia tra il 1900 e il 1915, le strategie del metodismo inglese e americano per l’Italia.

Nel pomeriggio, dopo il rinfresco, si parlerà di metodisti italiani e massoneria all’inizio del XX secolo, di “pericolo protestante” e della polemica cattolica anti-protestante tra epoca liberale e regime, della questione religiosa nelle relazioni italo-americane e della formazione della classe dirigente metodista nell’Italia unita, con il caso della scuola di Monte Mario.

Numerosi gli ospiti italiani e stranieri. Il convegno è aperto tutti, ma è gradita una conferma alla segreteria della CDM. Per i pastori metodisti e valdesi e per i diaconi iscritti a ruolo sono previsti 6 crediti.

“Il convegno intende ricostruire le visioni e i progetti strategici per l’Italia del metodismo inglese a americano nei decenni a cavallo tra il XIX e il XX secolo – si legge nel programma – . Gli studi esistenti, alcuni dei quali a cura del CDM, ci aiutano a delineare una cultura e un posizionamento metodista su quello che potrebbe definirsi il ‘limes cattolico’, la soglia di uno scontro teologico ma anche sociale e culturale con il cattolicesimo. In questo quadro il convegno focalizzerà alcune alleanze delle prime generazioni metodiste, non ultima quella con la massoneria”.

Guarda il programma completo e scarica il Depliant del Convegno 2020