11° giorno contro la violenza. Sono ancora una donna? Immaginario e neoplasie femminili

L’agenzia NEV ripropone in 16 puntate, dal 25 novembre (Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne) fino al 10 dicembre (Giornata mondiale dei diritti umani), il fascicolo “16 giorni contro la violenza” della Federazione delle donne evangeliche in Italia

foto di Victoria Strukovskaya, unsplash.com

Roma (NEV), 5 dicembre 2020 – L’agenzia NEV ripropone, uno al giorno, gli spunti di riflessione del fascicolo redatto dalla Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI). Intitolato “16 giorni contro la violenza sulle donne. La salute è donna?”, il fascicolo è disponibile integralmente a fondo pagina in italiano e in inglese. I 16 giorni vanno dal 25 novembre, Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, al 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani.

16 giorni contro la violenza sulle donne

11° giorno – 5 dicembre 2020

SONO ANCORA UNA DONNA? IMMAGINARIO E NEOPLASIE FEMMINILI

“Sul piano psichico, un tumore al seno pone la donna dinanzi alla propria mortalità, ad aspetti di perdita e lutto. Il seno viene attaccato nei suoi molteplici investimenti consci e in tutte le sue componenti: in quella narcisistica, che lo vede come origine di seduzione, bellezza e femminilità; in quella erotica, che lo intende come origine di fantasmi, zona erogena ed elemento di sessualità e nella componente immaginaria, quella del seno desiderato. Infine, il seno, nel suo aspetto anatomico, come mammella nutritiva, origine di vita e maternità, diventa minaccia potenziale di morte. L’annuncio della malattia, sul piano somatico, genera ferite nel corpo e nell’immagine di sé: le potenziali perdite dei capelli con la chemioterapia e la mutilazione o rimozione del seno, simbolicamente possono rappresentare una castrazione reale. Il faticoso lavoro di reintegrazione e la ricostruzione di un organo modificato richiede alla donna appropriazione, reinvestimento libidico e incorporazione del seno ricostruito.”*

ESPERIENZE DI RICOSTRUZIONE DELL’IMMAGINE DI SÉ

A Napoli, all’Ospedale Evangelico di Villa Betania, le pazienti operate di tumore al seno ricevono in regalo una pochette all’uncinetto bianca e rosa: è un dono di altre donne che ce l’hanno fatta e in questo modo vogliono comunicare la loro vicinanza solidale.

A Chianciano, l’Associazione “Io sempre donna” organizza un concorso letterario per donne operate al seno: attraverso la valenza terapeutica della scrittura liberano le proprie emozioni e riprendono in mano la loro vita.

SUGGERIMENTO di visione

THE FAREWELL  UNA BUGIA BUONA, Regia Lulu Wang 2019, 98’, DVD

Quando a Nai Nai, una vecchia signora cinese, viene diagnosticato un cancro, la famiglia decide di nasconderle la verità e di trascorrere con lei gli ultimi mesi che le restano da vivere.

DOMANDA per discutere

Quali paure ci assalgono all’idea di avere una neoplasia?

VERSETTO BIBLICO

Va’ con questa tua forza (Giudici 6, 14)

COMMENTO

PREGHIERA

 

Signore, ti ringraziamo per quel singolare sorriso delle donne, che rappresenta esso stesso una piccola vittoria, una rivincita sulle speranze deluse e sulla grossolanità della vita. Permetti a quel sorriso di accompagnare le nostre piccole e grandi felicità: la felicità di non dovere dare sempre prova di efficienza, di poterci curare, di nutrire gli affetti, di costruire ogni giorno un piccolo capolavoro. Fa che sappiamo riconoscere la nostra forza anche quando l’ordine cede il posto al caos e la fiducia vacilla sotto il peso della paura e dell’ignoto.

Amen

Gedeone è povero, non ha nessuna dote da vantare eppure viene investito da Dio di una vocazione: liberare il popolo dai Madianiti. Dio non dice: “Va’ con la mia forza”, ma “Va’ con questa tua forza”. Una bella espressione che rivela come Dio ci metta di fronte alla realtà della nostra tenacia. Ciascuno, per quanto fragile e debole, ha qualcosa in sé su cui Dio sta scommettendo. Questo avviene anche quando il dolore ci colpisce con violenza e ci rivela in tutta la nostra precarietà. Agli occhi di Dio neppure la malattia deve essere un pretesto per essere infelici e farci inchiodare alla nostra vulnerabilità. Al contrario siamo chiamati, in quei momenti, a ritrovare un potenziale segreto che ci renda valorosi nella nostra quotidiana normalità, quell’intelligenza della vita di cui le donne sono maestre. Anche quando l’incontro con il dolore può farsi afasia, esse sanno ritrovare un modo intimo e personale per accogliere la novità imprevista e renderla dominabile.


*Testo tratto dalla Tesi di dottorato “Pensare un corpo a rischio: le donne e la prevenzione dei tumori femminili”. Tutor Prof. Adele Nunziante Cesàro, Dottoranda Daniela Lemmo, Coordinatrice Prof. Caterina Arcidiacono.


Qui il fascicolo integrale in italiano: “16 giorni contro la violenza sulle donne. La salute è donna?

Qui il fascicolo in inglese: “16 days Fdei 2020_english