15° e 16° giorno contro la violenza. Bambine e bambini, non corpi da usare

L’agenzia NEV ripropone in 16 puntate, dal 25 novembre (Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne) fino al 10 dicembre (Giornata mondiale dei diritti umani), il fascicolo “16 giorni contro la violenza” della Federazione delle donne evangeliche in Italia

Una delle immagini della campagna UNICEF per il trentennale della Convenzione sull’infanzia e l’adolescenza (in inglese: Convention on the Rights of the Child - CRC). 20 novembre 1989 - 20 novembre 2019

Roma (NEV), 9 dicembre 2020 – L’agenzia NEV ripropone, uno al giorno, gli spunti di riflessione del fascicolo redatto dalla Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI). Intitolato “16 giorni contro la violenza sulle donne. La salute è donna?”, il fascicolo è disponibile integralmente a fondo pagina in italiano e in inglese. I 16 giorni vanno dal 25 novembre, Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, al 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani.

16 giorni contro la violenza sulle donne

15° e 16° giorno – 9/10 dicembre 2020

BAMBINE E BAMBINI, NON CORPI DA USARE

L’orrore delle spose bambine

L’UNICEF calcola che nel mondo ci sono circa 22 milioni di spose bambine tra cui 1 su 7 ha meno di 15 anni. Molte di loro sono già divorziate o vedove. Queste ragazze e bambine vittime di matrimoni forzati sono soggette all’isolamento sociale e soprattutto all’abbandono scolastico, che ne pregiudica irreversibilmente la crescita e il futuro. Senza contare una serie di rischi per la salute: una gravidanza precoce espone a un elevato rischio di mortalità sia la neomamma sia il suo bambino. La pratica è diffusa nell’Africa Subsahariana, dove spicca il Niger. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) calcola che circa 100 milioni di ragazze rischiano di sposarsi precocemente. Un rischio che potrà solo aumentare se la popolazione mondiale continuerà a crescere ai ritmi attuali, dal momento che il maggior incremento demografico è previsto nei Paesi più poveri del pianeta.

L’orrore della pedofilia e pornografia infantile

La pratica della pedofilia e della pornografia infantile, che sfrutta sia le bambine che i bambini e che interessa alcuni paesi poveri detti anche “i paesi dell’amore”, si sta spostando anche in Europa, complice la nuova possibilità offerta da Internet. Tale pratica è più sottile, ma non meno deleteria per la salute mentale e la vita futura dei bambini e delle bambine. È del 2017 una risoluzione dell’Unione Europea che invita gli stati membro ad adottare misure appropriate per prevenire l’abuso fisico e sessuale e lo sfruttamento sessuale dei minori. Nella Risoluzione il Parlamento europeo esprime preoccupazione per le minacce e i rischi che la dimensione online comporta per i minori e sottolinea la necessità di rafforzare la protezione dei minori online e contemporaneamente avviare programmi di sensibilizzazione e di istruzione sui suoi rischi.

DOMANDA per discutere

Quanto e come l’estrema povertà e le guerre condizionano le vite delle bambine e dei bambini?

VERSETTO BIBLICO

Si è udita una voce a Rama, un lamento, un pianto amaro; Rachele piange i suoi figli; lei rifiuta di essere consolata perché essi non ci sono più. (Geremia 31, 15)

COMMENTO

Immagino il dolore delle madri che vedono i loro figli e figlie ancora bambini/e essere dati in matrimonio o prostituiti per soldi. Per nessuna madre è pensabile che i suoi figli diventino merce, le figlie ancora bambine vendute a dei mariti o abusate da sconosciuti. Sono le guerre che non finiscono mai, come per Rachele, o una povertà feroce che vivono oggi tante donne che portano a queste decisioni, a infrangere i sogni di futuro per i loro figli e figlie. Ma la Bibbia ci porta un segno di speranza. Nel versetto 16 il Signore dice a Rachele: “Trattieni la tua voce dal piangere, i tuoi occhi dal versare lacrime; poiché l’opera tua sarà ricompensata”. Ecco, dobbiamo noi essere strumento della volontà del Signore e farci promotori di pace e giustizia nel mondo.

PREGHIERA

 

Signore, non dobbiamo solo stupirci e scandalizzarci per quello che succede nel mondo, pensando con protervia “a noi non succede, noi non c’entriamo”. Facci comprendere le cause di tanti orrori e cercare, nelle nostre scelte e azioni quotidiane, gli strumenti per fermare tutti gli orrori che ci sono nel mondo.

 

Amen

BIBLIOGRAFIA

Hannah Arendt, Sulla violenza, Guanda, 2017, € 9,50, pp. 111

Elisa Manacorda  Letizia Gabaglio, Il Fattore X. Il primo libro sulla medicina di genere scritto dalle donne e pensato per le donne, Castelvecchi, 2010, € 14.50 pp.148

Elvira Reale, Prima della depressione, Manuale di prevenzione dedicato alle donne, Franco Angeli, 2010, € 24, pp. 256

Silvia Vegetti Finzi, Il bambino della notte, Mondadori, 2019, € 13.30, pp. 218

Francesco Montecchi, Dal bambino minaccioso al bambino minacciato. Gli abusi sui bambini e la violenza in famiglia: prevenzione, rilevamento e trattamento, Franco Angeli, 2019, € 32 pp. 224

Chiara Cavina, Erika Fumasoni, Lina Porta (a cura di) Il consultorio familiare c’è. Esperienze, strumenti concettuali e operatività, Franco Angeli, 2020, € 21

Elena Mora, Menopausa più vita. Tutto quello che dovete sapere (e non avete mai osato chiedere) per affrontare il «grande cambiamento», Cairo Editore, 2007, € 13.30, pp. 192

Jonathan Bazzi, Febbre, Fandango Libri , 2019, € 18.50, pp328

Krisztina Nemeth, La donna che iniziò a cantare, Dialogo con la speranza, Verdechiaro edizioni, 2019, pp. 134 € 15,00


Qui il fascicolo integrale in italiano: “16 giorni contro la violenza sulle donne. La salute è donna?

Qui il fascicolo in inglese: “16 days Fdei 2020_english