Roma. Esercito della Salvezza in aiuto delle famiglie fragili

Enti e associazioni hanno distribuito “pacchi solidali” a 8.600 famiglie. Lo sforzo per aiutare le persone bisognose si è moltiplicato, anche a seguito della pandemia di covid-19. Ed è di 5 milioni di euro la cifra stanziata dalla Regione Lazio per i “buoni spesa”: le associazioni chiedono di estendere i requisiti di accesso anche a migranti, studenti e cittadini ‘fuorisede’

Foto Forum Terzo Settore del Lazio

Roma (NEV), 26 marzo 2021 – “Già in tempi normali, la condizione di molte famiglie è complicata. Dopo un anno di covid-19, la situazione è ancora più complessa.” ha dichiarato il tenente colonnello dell’Esercito della Salvezza in Italia (EdS), Jaques Donzé, all’indomani della nuova iniziativa per le famiglie fragili.

“Ecco perché siamo particolarmente grati di aver potuto partecipare, con vari partner, allo sforzo di distribuzione dei pacchi solidali a favore di molte famiglie romane. È un privilegio per noi, come Esercito della Salvezza, poter collaborare con associazioni e realtà che si occupano dei più deboli. – ha continuato il Capo del Comando EdS Donzé – Noi, come sempre, ci siamo messi a disposizione con tutte le nostre forze a favore dei più fragili. E ringraziamo ogni persona che ha collaborato affinché fosse possibile tutto questo”.

I “pacchi solidali”

Oltre 8.600 famiglie hanno ricevuto i pacchi solidali. Questo, grazie a un impegno collettivo di diverse associazioni e organismi, fra cui l’EdS, che si occupano di “welfare innovativo e operativo”, come si legge nella nota del Forum Terzo Settore Lazio. “Per certi versi è stata una piccola festa” ha commentato Francesca Danese, portavoce del Forum Terzo Settore Lazio. Il Forum rappresenta e valorizza tutto il mondo del volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione sociale del territori. “Da un lato – ha proseguito Danese -, la gioia dei bambini all’arrivo della mascotte Romolo e del furgoncino giallorosso di Roma Cares nel quartiere San Lorenzo della Capitale. Dall’altro, la distribuzione dei pacchi a centinaia di famiglie in una situazione di fragilità. Assieme al braccio sociale dell’AS Roma, alla Cooperativa Prassi e ricerca e all’Esercito della Salvezza. Questo è anche un pezzo del lavoro del Forum Terzo Settore Lazio per l’elaborazione di un modello di welfare innovativo, poliedrico e capace di fare rete”.

Si tratta di un progetto pilota di co-progettazione e co-programmazione. Si tratta di una prassi prevista dall’articolo 55 del Codice del Terzo Settore che anche le Pubbliche Amministrazioni, spiega Danese, dovrebbero finalmente far propria.

Foto tratta dal sito di A Buon Diritto

La situazione “buoni spesa”.

Nel frattempo, diverse associazioni attive sul campo della solidarietà, fra cui A Buon Diritto e Amnesty International Italia, hanno diramato questo appello: “Buoni spesa solo per i residenti. Ma così in troppi restano esclusi”.

Le associazioni firmatarie chiedono all’Amministrazione di riconsiderare le misure per l’accesso ai buoni spesa. L’obiettivo è di ottenere la sostituzione del requisito della residenza nel territorio comunale con quello del domicilio, anche temporaneo. “Un anno fa – si legge nell’appello – l’avviso pubblico ricomprendeva anche chi si trovasse temporaneamente nella nostra città. Pur avendo residenza altrove. La magistratura aveva poi fatto il resto, aprendo all’erogazione addirittura a favore di chi fosse sprovvisto di un regolare titolo di soggiorno. Motivazione: una misura emergenziale non può escludere chi si trova in una grave situazione di marginalità sociale ed economica”.

Lo stanziamento della Regione Lazio per i “buoni spesa” ammonta, per Roma Capitale, a 5 milioni di euro. Le associazioni denunciano la complessità di ottenere l’iscrizione anagrafica a Roma. E, inoltre, il mercato delle residenze false e dei subaffitti in nero. Chiedono quindi di includere nei potenziali beneficiari anche “chi ha maggiore necessità di un supporto per la sopravvivenza e l’acquisto di beni di prima necessità”. Ovvero “una parte della popolazione migrante, gli studenti e i cittadini ‘fuorisede’ che sono domiciliati nella nostra città. Perché è un dovere non lasciare nessuno e nessuna indietro, specialmente adesso” concludono.


L’Esercito della Salvezza

L’Esercito della Salvezza è nato in Inghilterra nel 1865 ad opera di William Booth, già pastore metodista. Obiettivo, venire incontro ai bisogni spirituali e materiali delle masse del nascente proletariato industriale che affollava le grandi città inglesi. La sua organizzazione, essenzialmente episcopale, è strutturata intorno alla metafora militare. Da essa trae origine il suo nome, “Esercito della Salvezza”, in inglese The Salvation Army. I membri sono denominati “soldati” e i pastori “ufficiali” con vari gradi (principalmente tenente, capitano e maggiore). In Italia l’EdS inizia la sua opera nel 1887. Ente morale dal 1965, è presente in circa 40 località italiane, fra cui in Campania, Lazio, Piemonte, Puglia e Sicilia.


Il Forum Terzo Settore del Lazio

Il Forum Terzo Settore del Lazio è costituito da circa 30 reti e 300.000 aderenti. Opera in tutti gli ambiti (sociale, culturale, ambientale, assistenziale, di solidarietà interna ed internazionale). Questi coinvolgono oltre un milione di cittadini della regione Lazio.