Un antico slogan metodista: Rimaniamo connessi!

Roma (NEV), 2 giugno 2021 – Riportiamo il testo della nota del pastore Luca Baratto andata in onda ieri sera, martedì 1° giugno, durante “Ascolta si fa sera” di Radio1 RAI, con una riflessione a margine della recente Consultazione metodista.


“Domenica scorsa ho partecipato alla Consultazione delle chiese metodiste, un evento che ogni anno raduna i metodisti di tutta Italia, pastori e pastore, diaconi e diacone, predicatori e predicatrici locali, semplici membri di chiesa. Se dovessi individuare uno slogan che ha caratterizzato l’incontro di quest’anno, non avrei dubbi. Sarebbe: “Rimaniamo connessi”!

Si potrebbe dire che è uno slogan modernissimo, segno dei tempi della nuova comunicazione – della rete, di internet, dei social – così essenziale nell’averci aiutato a rompere la solitudine e l’isolamento nei periodi più bui di questa pandemia.

E tuttavia, “Rimaniamo connessi” per i metodisti di tutto il mondo – circa 82 milioni di persone in 134 paesi – è uno slogan antico, coniato nel 1700.

E’ un concetto teologico espresso dalla parola inglese Connexion, cioè connessione, e indica l’idea di unità della chiesa tipica del metodismo, che non è basata sulle strutture o sulle gerarchie che la reggono ma sulla relazione che unisce tutti i suoi componenti, tutte le singole persone, tutti i singoli credenti, l’uno con l’altra, in Cristo Gesù.

Il modello biblico è quello della chiesa come corpo di Cristo di 1 Corinzi 12, un corpo composto da molte membra, tenute insieme da un tessuto connettivo che le unisce nel loro capo e Signore, che è Cristo.

E allora sì, ritorniamo a usare questo antico slogan: Rimaniamo connessi! Rimaniamo connessi nella gioia della fraternità, nella franca testimonianza dell’evangelo, nel servizio per gli altri, nell’entusiasmo della fede, nella fiducia nel Dio del futuro e della nostra salvezza. Ripetiamo questo antico slogan metodista: Rimaniamo connessi!