Federazione giovanile evangelica verso il XXII Congresso

La Segretaria FGEI, Annapaola Carbonatto, racconta l’atmosfera e le aspettative di questo importante appuntamento programmatico, il primo in presenza dallo scoppio della pandemia. Il Congresso si terrà in provincia di Roma dall’11 al 14 novembre

Foto tratta dal sito FGEI

Roma (NEV), 8 novembre 2021 – Si terrà dall’11 al 14 novembre presso il centro di Ecumene (Velletri, Roma) il XXII Congresso della Federazione giovanile evangelica in Italia (FGEI). Il Congresso è il momento centrale della vita federativa delle nuove generazioni protestanti.

Abbiamo chiesto alla Segretaria FGEI, Annapaola Carbonatto, di raccontarci l’atmosfera alla vigilia di questo importante appuntamento programmatico.

“Sono molto emozionata perché è il primo evento della Federazione in presenza dal 2019 – spiega Carbonatto –. Gli ultimi eventi sono stati i campi formazione nell’autunno 2019.  E quindi è veramente una grande emozione pensare di fare di nuovo un evento in presenza, visto che nei mesi passati eravamo riusciti solo a fare qualche sporadica riunione. Tra un lockdown e l’altro, tra una zona rossa e l’altra, abbiamo fatto qualche riunione di Consiglio, in sessione consultiva o deliberativa. Ma, per il resto, era stato tutto online”.

Annapaola Carbonatto

La pandemia impone quest’anno un numero ridotto di partecipanti, tuttavia il Congresso è confermato: “Spero che sia anche un momento bello per poter ripartire insieme, per potersi immaginare un nuovo percorso – continua la Segretaria –. E credo che sia anche il momento, per la Federazione, di ripensarsi. Il Congresso è sempre, in generale, il momento in cui fare il punto della situazione. Il momento di dirsi che cosa si vuole fare, come lo si vuole fare e dove si vuole andare. A maggior ragione in questo frangente, in questo momento storico, credo che questo Congresso sarà un momento molto importante per l’identità e la struttura della Federazione.  Siamo costretti a un numero ridotto di partecipanti, per via delle regole sanitarie, giustissime, per poter contenere il contagio.  Gli ospiti che normalmente vengono in presenza stanno inviando i loro saluti, in video o messaggi scritti.  Spesso sono ospiti che vengono dall’estero, e non è il momento giusto per intraprendere spostamenti internazionali. Sarà un Congresso un po’ strano, un po’ anomalo – conclude Carbonatto –. Tuttavia, da parte di tutto il Consiglio, c’è veramente la sensazione che sarà un momento speciale, per fermarsi a riflettere e capire veramente qual è la strada che dobbiamo intraprendere nel prossimo futuro”.