Roma (NEV), 7 marzo 2022 – Il pastore Thomas Wipf, presidente del Consiglio europeo dei leader religiosi (European Council of Religious Leaders – ECRL) e del Board di Religions for Peace Europe ha indirizzato, a nome dei membri ECRL, una lettera a Kirill I, Patriarca di Mosca. La lettera, in russo e in inglese, è stata diramata ieri.
“Sua Eccellenza, Sua Santità Patriarca Kirill I, Patriarca di Mosca, scriviamo a nome del Consiglio europeo dei leader religiosi per chiedere il vostro sostegno in questi tempi caotici ed estremamente angoscianti – si legge nella lettera –. In qualità di ex membro dell’ECRL, conoscete la nostra missione comune: lavorare insieme oltre i confini religiosi incessantemente per la pace. Abbiamo condiviso la convinzione che la pace giusta sia vera espressione di tutte le tradizioni religiose ed è nostro sacro dovere proteggere la sacralità della vita”.
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I firmatari chiedono al Patriarca Kirill di agire rapidamente per salvare la vita di migliaia di innocenti: “Molti civili e militari, morti e feriti, da entrambe le parti di questo conflitto, non sono estranei a te, sono tuoi fratelli, credenti ortodossi che sono direttamente sotto la tua cura. In qualità di ex membro dell’ECRL, ti preghiamo anche di proteggere e sostenere le persone di tutte le tradizioni religiose e tutti gli esseri umani nella regione. Vi imploriamo con la massima urgenza di usare la vostra influenza e saggezza per presentare una petizione alle autorità politiche in Russia, per opporvi incondizionatamente a questa violenza brutale e all’assassinio di persone innocenti e per chiedere un immediato ritorno al dialogo e ai negoziati”.
La lettera richiama all’impegno per la pace e al vincolo di fede ad agire “in tutti i modi possibili. Il nostro forte desiderio è che lo facciamo insieme, a te e alla Chiesa ortodossa russa, per dimostrare umanità e misericordia comuni a tutte le tradizioni religiose”.
“Ti chiediamo di ricevere una delegazione per la pace dell’ECRL il prima possibile – concludono i firmatari –. A Mosca, o in qualsiasi luogo ritenga appropriato, per discutere insieme come la religione possa contribuire a porre fine a questa guerra inconcepibile e portare pace, giustizia e riconciliazione”.
Intanto, la Chiesa ortodossa ucraina legata a Mosca “comincia a spaccarsi”, secondo Luigi Sandri. Il giornalista, già corrispondente Ansa da Mosca e collaboratore della rivista Confronti, ha citato il recente comunicato del Primate Onufri della Chiesa ortodossa ucraina (Patriarcato di Mosca) che dice: “Difendendo la sovranità e l’integrità dell’Ucraina, noi ci rivolgiamo al Presidente della Russia e gli domandiamo di cessare immediatamente la guerra fratricida. I popoli russo e ucraino sono sorti dalle fonti battesimali del Dnepr e la guerra fra questi popoli è la ripetizione del peccato di Caino”. Luigi Sandri ha inoltre riferito che due metropoliti ucraini legati ad Onufri hanno dichiarato di voler rompere la comunione eucaristica con Kirill.
Fonti:
https://religioniperlapaceitalia.org/?p=4846 – Lettera integrale (in russo e in inglese) sul sito di Religioni per la pace – Italia
https://www.facebook.com/492451530811541/videos/252807273696294/ – Video-conferenza “Chiese e Religioni nella crisi ucraina” con Luigi Sandri, organizzato dal Centro interconfessionale per la pace (CIPAX), 4 marzo 2022. Dal minuto 31
Per approfondire leggi anche l’articolo di Claudio Geymonat: “Russia-Ucraina, un conflitto (anche) religioso” (Riforma.it)