Il 17 febbraio nel calendario scolastico: il “caso” in Piemonte

Ieri giornata di proteste del mondo valdese e non solo contro una circolare che in Regione Piemonte sembrava negare la possibilità di celebrare il 17 febbraio, festa della libertà in ricordo delle libertà concesse ai valdesi in quella data nel 1848. Dopo le polemiche il (parziale) dietrofront: le scuole delle valli valdesi potranno scegliere di rimanere chiuse.

Roma (NEV), 19 luglio 2022 – Il 17 febbraio è una Festa per la libertà di tutti, “che fa parte della storia generale della libertà di coscienza”, in Italia e in Europa “, dovrebbe essere una festa di tutte e tutti”. Lo ha detto oggi, in un’intervista di Radio Beckwith, Bruna Peyrot, presidente della Fondazione Centro culturale valdese di Torre Pellice, “cuore” delle valli valdesi in Piemonte.

L’antefatto: ieri Monica Canalis, vice segretaria del PD Piemonte e consigliera e Marco Cogno, consigliere della Città Metropolitana e sindaco di Torre Pellice (Torino) denunciano che nel calendario scolastico del Piemonte sarebbe stata “ignorata la minoranza religiosa dei Valdesi”, in quanto “a differenza degli anni passati è stato negato di sospendere le lezioni nel giorno della festa, il 17 febbraio”.

La Fondazione Centro culturale valdese invia subito una lettera pubblica al governatore Alberto Cirio e al primo cittadino di Torre Pellice, per chiedere di “riconsiderare decisioni che ledono l’espressione culturale e civile di una parte cospicua della cittadinanza”, come si legge nel testo qui sotto, pubblicato sulla pagina fb dell’ente protestante.

Poche ore dopo la replica dell’assessore all’Istruzione della Regione Piemonte Elena Chiorino: “Il calendario scolastico è un riferimento per tutti, finalizzato a garantire uniformità e continuità delle attività in classe, anche e soprattutto nell’interesse delle famiglie: ciò non preclude la piena autonomia delle scuole che hanno la facoltà di stabilire adattamenti al calendario, in relazione a esigenze derivanti dall’ampliamento del piano dell’offerta formativa e a specifiche esigenze ambientali. Le scuole possono definire delle progettualità legate a tradizioni locali o eventi strettamente collegati al proprio territorio adattandone così l’attività scolastica”.

Qui l’intervista di Radio Beckwith a Bruna Peyrot e quella a Monica Canalis. 


Per approfondire:
“17 Febbraio a scuola? La Regione fa marcia indietro”, articolo di Riforma

SCHEDA Il 17 febbraio per i valdesi