Libano, 4 agosto 2020: “Come fosse ieri”

A due anni dalle esplosioni al porto di Beirut, il ricordo e la testimonianza personale di Léa Karam, libanese, operatrice di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della FCEI, attualmente in Bosnia.

foto di Lea Karam

di Léa Karam * – Come fosse ieri,
L’odore del mare mischiato al grano bruciato.
Il silenzio in una città che non dorme mai
rotto dal suono dei nostri stivali
che si appoggiano e affondano in un mare di grano.
Vedere Beirut distrutta
mentre i primi raggi del mattino svelano il crimine accaduto con gli ultimi raggi del giorno prima; 4 agosto 2020.

Come fosse ieri,
La paura nel cercare di raggiungere i nostri cari.
L’ansia dell’ignoto che ci attendeva
mentre ci avviavamo verso i nostri veicoli.
Il trauma mentre entravamo nelle aree colpite e la paralisi totale alla vista del porto.

Come fosse ieri.
La speranza nel seguire la luce delle nostre torce
alla ricerca di qualche segno di vita.
La speranza portata dalla luce del giorno
mentre esploravamo aree nuove.
La rabbia causata dalla ricerca invana
La rabbia che si accumulava con ogni cadavere scoperto.

La stessa speranza e la stessa rabbia ci hanno portato in strada qualche giorno dopo,
questa volta non come primi soccorritori ma come cittadini.
Solo per essere devastati dai lacrimogeni e dai manganelli.
Solo per essere devastati dalla giustizia negata, dalla corruzione e dal fallimento del sistema.

Come fosse ieri, un incendio è scoppiato, i silos si sono frantumati e una densa nube si è formata.

Era ieri, un’altra parte dei silos è collassata.
Due giorni prima della commemorazione dell’esplosione catastrofica che ha ucciso 218 persone e ferito 7000.

L’esplosione ha distrutto tutto nel raggio di 6 miglia.

2 anni dopo quel tragico giorno, mentre le ferite di tutti e tutte sono ancora aperte, i politici cercano di chiudere le indagini, distruggere i silos, e costruire sulla scena del crimine una nuova struttura che amplificherà l’amnesia collettiva.

Come fosse ieri, solo quest’anno, per la prima volta, sono lontana chilometri ma in qualche modo il sentimento è lo stesso.


Qui il testo in inglese


*libanese, operatrice e mediatrice sociale di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, attualmente in Bosnia