Torre Pellice (TO), 26 agosto 2022 – Si è chiuso con il discorso della riconfermata moderatora della Tavola valdese, diacona Alessandra Trotta, il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi.
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“Vogliamo radicarci in un impegno – che nel nostro modo di intendere la fede non può che essere rinnovato e che infatti anche in questo Sinodo abbiamo rinnovato – a dare un contributo, non solo di parole ma di partecipazione e azione concreta nei dibattiti culturali e sociali e nelle lotte su temi importanti come quello della cura degli anziani e del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente, della costruzione della pace e della democrazia. Importanti perché essenziali per la dignità dell’umanità e dell’intera creazione di Dio, che da credenti e cittadini siamo chiamati a difendere sempre” ha dichiarato la moderatora.
Alessandra Trotta è partita da una critica alla ‘debolezza’, usata come “alibi per la pigrizia e la fiacchezza; per l’ignoranza causata da un analfabetismo culturale e biblico originario o di ritorno; per l’ignavia (il non volersi assumere la responsabilità di fare delle scelte) o per il qualunquismo (tutto va bene, tanto sono tutti uguali)”. Ha parlato poi del “bisogno di concretezza”, e della necessità di non abbassare lo sguardo, “per non perdere l’orizzonte di speranza di cui abbiamo il dovere di rendere conto come cristiani e cristiane; e guidati dal desiderio – parola molto usata nella serata pubblica dedicata al tema della pace – che si fa strada anche nell’inquietudine, nelle contraddizioni, con tenacia e umiltà, con l’aiuto del Signore”.
I lavori di quest’anno si sono concentrati non solo sugli aspetti organizzativi della chiesa, sull’ecumenismo e i rapporti internazionali, ma anche sulle opere sociali e sulla formazione. Il mandato per l’anno che sta per iniziare è quello di continuare con impegno e fiducia a lavorare al fianco delle persone povere, ultime e in difficoltà. Fra le mozioni approvate, il documento sul lavoro, che esorta affinché non vi siano “lavoratori poveri”, chiede il riconoscimento di un salario minimo e sottolinea i diritti di chi lavora: una presa di posizione contro le privatizzazioni e le diseguaglianze economiche, in nome della tutela del lavoro, delle garanzie sociali e ambientali, delle politiche migratorie, delle pari opportunità e dell’equità fiscale. Un paragrafo è dedicato alla sicurezza sul lavoro e all’emersione del lavoro nero. Importante anche l’atto in vista delle elezioni politiche, con l’invito a esercitare il diritto di voto, l’appello per un allargamento del diritto di cittadinanza e una “preghiera per il bene della città” (Geremia 29).
Tenutosi a Torre Pellice dal 21 agosto, nei primi due giorni in sessione congiunta insieme all’Unione cristiana evangelica battista d‘Italia (UCEBI) nella cosiddetta Assemblea-Sinodo, il Sinodo valdese e metodista, massimo organo decisionale di queste chiese protestanti storiche, ha visto la partecipazione di circa 200 delegati, delegate e ospiti da tutta Italia.
ELEZIONI
Alla Tavola valdese, oltre alla moderatora Alessandra Trotta, sono stati eletti Erika Tomassone (vicepresidente), Ignazio Di Lecce, William Jourdan, Ulf Hermann Koller, Dorothea Müller, Andrea Sbaffi.
Nuova presidenza per l’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI): il pastore Luca Anziani. La presidente uscente Mirella Manocchio passa così il testimone dopo sei anni di servizio. Manocchio ha ricevuto parole di ringraziamento e di encomio per il lavoro svolto.
Al consiglio della Facoltà valdese di teologia sono stati riconfermati Lothar Vogel (decano) ed Eric Noffke (vicedecano). Il pastore Francesco Sciotto riconfermato alla presidenza della Commissione sinodale per la diaconia (CSD/Diaconia valdese).
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Luca Anziani è il nuovo presidente dell’Opcemi, l’Opera per le chiese metodiste in Italia
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Foto di Daniele Vola
