Battisti europei. Insieme, dal Portogallo alla Russia

Pace, missione, fede, amore, condivisione. Queste alcune delle parole chiave emerse durante il Consiglio della Federazione battista europea conclusasi a Riga. Il contributo italiano di Giovanni Arcidiacono, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia, e del pastore evangelista Ivano De Gasperis, che commenta: “C’è bisogno di fare rete. L’Europa non è un’isola, ma è un pezzo importante di una famiglia mondiale”

Foto EBF, Consiglio 2022 - Riga (Lettonia)

Roma (NEV), 29 settembre 2022 – Si è concluso il 24 settembre a Riga (Lettonia) il Consiglio della Federazione battista europea (EBF). L’organismo riunisce circa 800.000 membri di 59 Unioni di 52 paesi dell’Europa, Asia centrale e Medio Oriente. Dall’Italia, Giovanni Arcidiacono, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI). E il pastore evangelista Ivano De Gasperis, segretario del Dipartimento di evangelizzazione. Sono stati circa 140 i delegati e le delegate presenti. L’EBF raccoglie la famiglia battista dal Portogallo alla Russia, passando dal Baltico, al Medio Oriente, fino all’Eurasia.

Da sinistra: Ivano De Gasperis, Elijah Brown e Giovanni Arcidiacono

Si è parlato di guerra e pace, missioni, impegno umanitario, fede, amore, amicizia, collaborazione, condivisione.

Il pastore De Gasperis racconta: “A Riga si sono incontrati diversi approcci. C’è quello anglosassone, diretto e sintetico. C’è, poi, l’impronta mediorientale delle chiese libanesi. E ancora, la nostra modalità, sistematica e storicistica. Ognuno ha messo in luce le proprie qualità. Altissima la presenza di giovani”.

Il contributo della presenza italiana si è espresso, fra l’altro, sui temi della solidarietà. Inoltre, continua il pastore De Gasperis, si è alzato “un grido di allarme rispetto ai nazionalismi”. Un altro elemento importante è quello del “bisogno di collaborazione fra le chiese. Siamo un’Unione piccola, marginale e abbiamo bisogno di fare rete con le grandi e piccole comunità europee”.

“L’Europa – dice ancora De Gasperis – non è un’isola, ma è un pezzo importante di una famiglia mondiale”.

La delegazione italiana ha sottolineato anche l’importanza di progetti quali Medical Hope, il progetto sanitario finanziato principalmente dalle chiese battiste italiane. Esso è realizzato nell’ambito del programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Mediterranean Hope (MH). “Il lavoro da fare sulle migrazioni è enorme – afferma De Gasperis –. Il tema è cruciale, va ribadito. È questo l’orizzonte internazionale che abbiamo di fronte, e che ci vede coinvolti come battisti in prima linea, insieme alle Federazioni”.

Due nuove presidenti

In un suo resoconto “social”, il pastore De Gasperis ha inoltre evidenziato le nuove nomine. Sono state elette due nuove responsabili per presiedere due differenti Commissioni. Einike Pilli (Estonia) e Juliet Kilpin (Gran Bretagna).

Commissione teologia e educazione

Einike Pilli è stata eletta presidente della Commissione teologia e educazione. È rettrice dell’Estonian Free Church Theological Seminary, diaconessa, predicatrice e vicepresidente del Consiglio di amministrazione della chiesa battista di Tartu Salem. Inoltre, è membro della Commissione Nomine dell’EBF, partner attivo nel CEBTS e IBTS. E una delle ideatrici di ‘Transform’, il programma di formazione EBF per i leader delle giovani generazioni.

Commissione migrazione

Per la Commissione migrazione invece è stata eletta, Juliet Kilpin. Juliet è una ministra battista della Baptist Union of Great Britain (BUGB) e membro del gruppo di lavoro EBF Migration sin dalla sua costituzione nel 2016. È profondamente coinvolta con il movimento per l’assistenza ai rifugiati nel Regno Unito e nel nord della Francia. Kilpin è impegnata in opere legate al servizio ai migranti in tutta Europa. “Siamo lieti di avere Juliet ed Einike come nuovi presidenti delle rispettive Commissioni EBF e siamo entusiasti di lavorare insieme a loro” commenta De Gasperis.

230 nuove chiese

Fra le novità, la fondazione di 230 nuove chiese. Scrive De Gasperis: “Attraverso il partenariato missionario sono state fondate 230 negli ultimi 20 anni in Europa, Asia centrale e Medio Oriente. Più dell’80% di quelle chiese servono ancora oggi la congregazione e il 16% delle chiese fondate si è moltiplicato avviando 38 nuove chiese”. Maggiori informazioni su: ebf.org/mp

Ucraina

Uno spazio di rilievo è stato infine dedicato all’Ucraina. Igor Bandura, vicepresidente dell’Unione panucraina delle associazioni dei cristiani evangelici-battisti, ha condiviso alcune notizie sulla situazione. Bandura ha espresso, fra l’altro, grande apprezzamento per il sostegno della famiglia EBF e dell’Alleanza battista mondiale (ABM-BWA). Inoltre, ha ringraziato le comunità europee per il modo in cui hanno accolto i rifugiati dall’Ucraina.

“Come possiamo solo immaginare, la sfida è ancora enorme. Sono passati sette mesi dall’inizio della guerra in Ucraina. Molti hanno perso la casa, la famiglia e la vita. Quasi 200 chiese non possono continuare le funzioni domenicali e 46 edifici ecclesiastici sono stati distrutti. 250 pastori hanno dovuto lasciare le loro chiese per una serie di motivi legati alla guerra” sottolinea il pastore De Gasperis.

Il Consiglio ha approvato una nuova risoluzione contro la guerra, sulla linea di quella giù formulata dall’ABM-BWA. L’EBF è una delle sei regioni dell’Alleanza battista mondiale.


Per saperne di più scarica il Libro degli atti (traduzione automatica). EBF Council 2022 BOOK digital FINAL-2.

Leggi anche l’articolo: Il senso dell’Ebf oggi.

Prossimo appuntamento per i battisti europei e mondiali, l’anno prossimo in Norvegia.