16 giorni per vincere la violenza, 13° giorno. Donne dietro le sbarre: è vita questa?

Immagine di Shamsia Hassani, artista afghana. Tratta dal fascicolo FDEI 16 giorni contro la violenza 2022

Roma (NEV), 7 dicembre 2022 – Pubblichiamo, a puntate e giorno per giorno, gli approfondimenti del fascicolo “16 giorni contro la violenza” curato dalla Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) dal 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, fino al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani. Per rivedere la presentazione ufficiale del fascicolo, clicca qui.


GIORNO 13: 7 DICEMBRE

Donne dietro le sbarre: è vita questa?


DOMANDA
per discutere


Come rendere visibile non solo
le condizioni delle donne nelle carceri, ma anche la loro vita?


Elena, 39 anni

La prima cosa che fanno qui è privarti dei
tuoi affetti. Io non posso ricevere telefonate, né avere colloqui. Ho però riscoperto le lettere. La gente fuori guarda solo i reati, non sa perché li abbiamo fatti, non sa la nostra storia dietro, non sa che siamo esseri umani.

A finire dietro le sbarre in Italia son poche donne (il 4, 5%), per lo più straniere e provenienti dai margini della società. Le loro celle sono piccole e sovraffollate, raramente i bagni hanno il bidet, indispensabile per l’igiene intima, o prevedono spazi adeguati per i bambini.

Il controllo delle guardie sfocia non di rado in molestie sessuali, stupri o anche brutalità
gratuita (due casi eclatanti: una detenuta fatta partorire in manette, un’altra trascinata nuda
in terra sull’acqua fredda da agenti maschi). Numerosi i suicidi! È del marzo scorso una composta lettera di 31 detenute del carcere “le Vallette” di Torino: con audacia hanno chiesto alle Istituzioni di tener conto dell’aggravarsi delle loro condizioni carcerarie in seguito alla pandemia e di aumentare la liberazione anticipata da 45 a 75 giorni. Un provvedimento, questo, utilizzato dal 2010 al 2015 per il sovraffollamento (problema endemico) che può essere concesso per buona condotta.

«La nostra reclusione dal Covid è stata resa pesantissima dal punto di vista psicologico e
dell’affettività: siamo state ancora più isolate» recita un passaggio del testo: «chiediamo di
riconoscere a tutte noi la dignità di essere cittadine e non solo numeri».


VERSETTO BIBLICO

Cinque passeri non si vendono per due soldi? Eppure, Dio non ne dimentica neanche uno. Dio conosce anche il numero dei capelli del vostro capo. Dunque, non abbiate paura: voi valete più di molti passeri. (Luca 12, 6-7)

COMMENTO

Il Nuovo Testamento contiene molti esempi e molte parabole per indicare l’amore di Dio. Per tutte noi, nei momenti più difficili e tristi della nostra vita, a causa di solitudine, paura, malattia, isolamento, sconforto e scoraggiamento, questo versetto di Luca può rappresentare una certezza e una promessa: Tu vali, vali moltissimo. Conosco la situazione in cui ti trovi e ti garantisco che non ti abbandono. Non avere paura, ti conosco fino in fondo, con i tuoi pensieri, i tuoi problemi, le tue mancanze e i tuoi doni. Ti sarò vicino, non temere gli uomini, ma temi (cerca) me. Da piccola mi preoccupava il fatto che Dio ci conosce così a fondo, fin quando ho capito che questa parola non è una espressione per ammonire, bensì per manifestare l’amore immenso e incondizionato che Egli riserva per noi. Non devo preoccuparmi dei miei errori e dei miei limiti ma cercare il bene e viverlo e il SUO sostegno non verrà a mancare.


PREGHIERA

Dio Padre e Madre,
Le donne detenute sono amate da te come tue figlie,
le ami e le stimi come ognuna di noi.
Sappiamo che stanno affrontando una vita difficilissima.
Dacci la giusta comprensione
e la sensibilità di star loro
concretamente vicino.
Ti preghiamo,
liberaci dal
male
e sana le loro
e le nostre ferite.
Aiutaci a non perdere il coraggio e la tenacia
per
costruire un futuro migliore.
Amen.


Il fascicolo “16 giorni per vincere la violenza” è scaricabile integralmente in formato PDF (clicca al link di seguito): 16 giorni FDEI 2022 (disponibile anche in tedesco, inglese e spagnolo).

Si parla di Iran, di Afghanistan, di Argentina, ma anche di lavoro; di giovani; di contraccezione, aborto, prevenzione; di politica. E di felicità.

La pubblicazione contro la violenza sulle donne si trova anche come inserto cartaceo all’interno del settimanale Riforma.


“16 giorni contro la violenza” è una campagna internazionale annuale che inizia il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e termina il 10 dicembre, Giornata dei diritti umani. Anche il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) aderisce alla campagna con diverse iniziative.