Il benvenuto ai profughi dei corridoi umanitari

Un nuovo volo, questa mattina, da Beirut a Fiumicino, con 58 persone di origine siriana. "Il tema dell'immigrazione è un tema complesso e quindi come tale va affrontato, tutti i Paesi devono sentire l'obbligo morale di definire politiche per migrazioni in sicurezza, ognuno deve fare la propria parte" ha detto Manuela Vinay, responsabile dell'Otto per mille valdese.

Roma (NEV), 30 marzo 2023 – Sono arrivate questa mattina a Roma Fiumicino 58 persone di origine siriana, con un volo da Beirut, grazie ai corridoi umanitari, un progetto realizzato dal 2016 da Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Tavola valdese, Comunità di Sant’Egidio, nell’ambito di protocolli d’intesa concordati con i Ministeri dell’Interno e degli Affari Esteri. Ad accoglierle, i rappresentanti delle realtà che collaborano a questa iniziativa umanitaria e dei dicasteri coinvolti.

Fino ad oggi, solo dal Libano, sono arrivate più di 2500 persone. Altri protocolli, cui partecipano sempre le chiese protestanti, sono attivi per persone di origine afghana, da Iran e Pakistan, e dalla Libia.

“Le storie di queste persone – ha dichiarato Manuela Vinay, responsabile dell’Otto per mille valdesedimostrano che una via sicura e legale alla migrazione è possibile.  I corridoi umanitari sono da considerare un modello da replicare ma non sono la soluzione del problema: la migrazione è infatti un fenomeno complesso e come tale va gestito, ossia con una visione di insieme, con azioni e politiche integrate all’interno di ogni diversa realtà e in collaborazione con i vari Paesi. Ognuno deve fare la propria parte e noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di farla”. 

Per Marta Bernardini, coordinatrice del programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, “il privilegio oggi è il nostro di poter accogliere queste persone. Sceglieranno loro che futuro costruirsi, avranno modo di imparare l’italiano e decidere cosa fare, di come poter realizzare i loro sogni e desideri. Ma non dimentichiamo chi un mese fa è morto in mare, come nella tragedia di Cutro. Per questo continuiamo a chiedere politiche di accoglienza e salvataggi per tutte e tutti”.

Al momento di benvenuto seguito da un incontro con la stampa hanno preso parte, oltre al presidente di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, anche due esponenti dei Ministeri: Valerio Valenti, Capo Dipartimento Libertà Civili e Integrazione del Ministero dell’Interno e il Direttore Generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Luigi Maria Vignali.

“Sappiamo benissimo che i Corridoi umanitari non possono soddisfare l’intera richiesta di avere una vita migliore, ma ciò significa che dobbiamo investire sempre di più in questo strumento così importante che vi ha consentito di arrivare in sicurezza. Voi, a mio avviso, siete al tempo stesso testimoni e messaggeri. Testimoni, perchè è possibile arrivare in Italia e in Europa credendo nei Corridoi umanitari e credendo nelle Istituzioni che lavorano per questo e, nello stesso tempo, messaggeri nei confronti di tanti vostri conterranei, compatrioti che si affidano invece ai trafficanti di esseri umani per essere sfruttati e lasciati ad un futuro incerto. Pertanto – ha detto Valenti – condividiamo insieme questa doppia responsabilità: noi di integrarvi, voi di essere messaggeri e testimoni di un futuro migliore che è possibile attraverso questo sistema. L’impegno del Ministero dell’Interno è di rafforzare questo strumento e di investire più risorse”.

Per Vignali, rappresentante del dicastero degli Esteri, “l’arrivo di oggi conferma il forte impegno del Governo ad assicurare canali regolari, sicuri e ordinati di arrivo e al tempo stesso a lottare contro i trafficanti di esseri umani. Continueremo su questa strada anche insieme ad altri partner europei e lavorando in stretto raccordo con i Paesi di Asia, Medio Oriente e Africa, in modo tale da scongiurare altre tragedie e da rafforzare questo modello dei Corridoi umanitari che è così importante”.

QUI Infografica riepilogativa Corridoi Umanitari – aggiornata a marzo 2023