Due anni di guerra in Ucraina, la Glam: scegliere via della pace

La Commissione Globalizzazione e Ambiente della FCEI aderisce alle mobilitazioni promosse da una vasta rete di realtà della società civile.

Anna Tsukanova annabell_flem, unsplash

Roma (NEV), 22 febbraio 2024 – Il 24 febbraio 2022 iniziava la guerra in Ucraina. A due anni di distanza, molte voci della società civile lanciano un appello per una mobilitazione per la fine del conflitto. “A quale Dio si ispira chi semina odio tra le persone e tra i popoli, chi istiga e incita al riarmo e alla ‘mostrificazione’ del prossimo per farne un nemico e poter progettare e realizzare una guerra, chi alimenta la filiera di morte, dal finanziamento alla produzione all’utilizzo, chi in ‘tempo di pace’ sfrutta il lavoro, avvelena il pianeta e aggredisce la biodiversità in un contesto di legittimazione giuridica e politica?”, dichiara a questo proposito Antonella Visintin, componente della GLAM, la Commissione Globalizzazione e ambiente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.

“In altri tempi era stato scritto che esiste un’unica vocazione, un’unica chiamata ad amare Dio, servendo il prossimo in nome dell’uguaglianza, dono della grazia di Dio per tutte le persone. Il resto è idolatria. […] riteniamo di ispirarci a due anni da una guerra sul territorio ucraino e per dar voce a quella parte significativa di cittadini e cittadine che chiedono di cessare il fuoco e di fermare l’insensatezza delle guerre, di spegnere il cerchio di fuoco in cui bruciano risorse negate per la salute, l’istruzione, la casa”.

Rete Italiana Pace e Disarmo, di cui la GLAM è parte, Europe for Peace e AssisiPaceGiusta per questo anniversario chiedono “nuovamente a movimenti, reti, associazioni, sindacati, parrocchie, comitati locali, di mobilitarsi insieme nelle piazze italiane, per ribadire il no a tutte le guerre e il no al riarmo, per costruire un mondo di pace, di sicurezza e di benessere per tutte e per tutti, per chiedere alle istituzioni italiane ed europee di scegliere la via della pace”.


Gli appuntamenti del 24 febbraio

Sabato 24 febbraio sono previste diverse iniziative in tutta Italia, a Torino, a Milano, in Puglia. Abbiamo selezionato alcune fra quelle che vedono la partecipazione degli ambasciatori e ambasciatrici di pace, iniziativa dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI).

Napoli

Alle 17.30 davanti al portone della Chiesa battista di via Foria 93 e poi davanti al museo di Jago in Piazzetta Crociferi ai Vergini, si porteranno messaggi contro ogni violenza.

Alle 19, nella chiesa di Santa Maria alla Sanità, preghiera ecumenica per la pace con la partecipazione del coro Gospel Euphoria diretta dal Maestro Emanuele Giovanni Aprile.

“Vogliamo far sentire le nostre voci per un accorato appello di pace e cessazione di ogni violenza dovunque nel mondo – scrivono i pastori Massimo Aprile e Anna Maffei nel loro invito a partecipare -. Sabato in molte città italiane ambasciatori e ambasciatrici annunceranno che la pace si prepara con la pace e con un convinto no alla proliferazione, vendita e acquisto di armi”.


Roma

Sabato pomeriggio la GLAM insieme al Centro interconfessionale per la pace (CIPAX) partecipa alla conferenza  “Le vie per fare la pace” (volantino). Seguono, a partire dalle 18,45, una “walkabout” e una “bolla del silenzio”.


Civitavecchia

La mattina, in zona mercato, gli ambasciatori di pace della locale chiesa battista (e chi vorrà unirsi) aderiranno all’iniziativa proposta dal gruppo di servizio dell’Ambasciata di pace UCEBI, la “bolla del silenzio”. Un momento di riflessione, con cartelli che parlano per i manifestanti, dichiarando l’estraneità degli stessi alle guerre, ai conflitti, al linguaggio dell’odio.


Per approfondire:

Documenti dell’ultima Assise FCEI