Roma (NEV/WCC), 7 dicembre 2011 – Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) con sede a Ginevra – che raccoglie 349 chiese protestanti, anglicane e ortodosse del mondo – ha dato il via ad un processo di studio sulla situazione della libertà religiosa nel mondo. Una trentina di esperti provenienti da 23 paesi si sono incontrati dal 28 novembre al 1° dicembre a Istanbul (Turchia), ospiti del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, per una consultazione internazionale organizzata dalla Commissione delle chiese per gli affari internazionali (CCIA) del CEC.
Sul tappeto la domanda: può il diritto alla libertà religiosa essere considerato assoluto in società pluralistiche? E quali sono i diritti fondamentali che potrebbero controbilanciarlo? Sono stati presi sotto la lente 27 paesi in cinque regioni del mondo, nonché diversi esempi di violazione della libertà religiosa, ma anche esempi di soluzioni positive tese alla tutela della libertà religiosa. Tutti d’accordo nel dire che solo un’efficace protezione dei diritti dei credenti di tutte le religioni permette la costruzione della pace con giustizia ed equità. Il prossimo meeting della CCIA si terrà nel giugno del 2012 in Cina dove sarà presentato un primo rapporto sulla libertà religiosa.