Bioetica. Savarino: superare la falsa alternativa tra dignità e sacralità della vita

A Verona il convegno “Medicina, morale, diritto. Le sfide della bioetica. Paradigmi a confronto”

Roma (NEV), 9 maggio 2012 – Nel dibattito sulla bioetica in Italia è necessario allargare gli orizzonti e uscire dalla secca alternativa tra i difensori della libertà individuale e quelli della sacralità della vita. E’ in sostanza questa la tesi sostenuta da Luca Savarino, aggregato di bioetica all’Università del Piemonte Orientale e coordinatore della Commissione Bioetica della Tavola valdese, nel suo intervento al convegno “Medicina, morale, diritto. Le sfide della bioetica. Paradigmi a confronto”. Organizzato dal Liceo scientifico “Fracastoro” di Verona, dalla Consulta di bioetica e dalla locale Associazione imprenditori e professionisti, il Convegno ha avuto luogo nella città scaligera lo scorso 4 maggio mettendo a confronto medici, giuristi, filosofi e teologi per definire i diversi paradigmi interpretativi delle questioni bioetiche.

Tema dell’intervento di Savarino era “Sacralità della vita, qualità della vita: i due paradigmi assoluti della bioetica contemporanea?”, un punto di domanda che sottende già una risposta negativa. Secondo Savarino, ciò che rende asfittico il dibattito italiano è “il dare per scontato che i due unici e possibili paradigmi della bioetica siano quello laico che fa leva sui concetti di qualità della vita e della libera scelta degli individui, e quello cattolico-romano, erroneamente proposto come l’unica posizione cristiana possibile, che invece, rifacendosi a un principio assoluto divino, fa leva sulla sacralità della vita e propone un’etica prescrittiva di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato”.

Per il coordinatore della commissione bioetica della chiesa valdese, un possibile dialogo tra posizioni che si presentano radicali e intransigenti dovrebbe partire “dalle concezioni di fondo che regolano le diverse posizioni, per esempio dalla domanda antropologica: che cos’è l’essere umano, qual è il significato della sua vita, del suo pensiero, della sua attività. Molto spesso invece il dibattito bioetico scade a livello pratico giuridico” limitandosi a definire schieramenti a favore o contro l’eutanasia o il suicidio assistito. “Questo è un problema anche delle chiese che molto spesso ‘giocano’ a fare i legislatori invece di porsi su un livello di sensibilizzazione delle coscienze”.

Sempre sul tema del rapporto tra teologia, filosofia e scienza, Luca Savarino sarà tra i numerosi oratori che parteciperanno, il prossimo 17 e 18 maggio a Torino, al convegno internazionale “Materia, Vita, Spirito. Teologia e scienze naturali a confronto”. Il convegno, organizzato dal Centro evangelico di cultura “Arturo Pascal” e dal Centro studi filosofico-religiosi “Luigi Pareyson” avrà luogo presso la Casa valdese.