Roma (NEV), 27 giugno 2012 – Per ora presso il Comune di Milano non ci sarà nessun registro dove depositare il proprio testamento biologico. La scorsa settimana, infatti, la proposta di delibera popolare a favore di un tale registro, non è passata al vaglio del Collegio dei garanti che l’ha dichiarata “inammissibile” per “un difetto di competenza del Comune rispetto ad una materia sottoposta a legiferazione nazionale”.
Un verdetto accolto con rammarico dalla valdese Monica Fabbri, coordinatrice del Comitato Promotore della Campagna “IO SCELGO” che ha presentato le 5000 firme necessarie per la presentazione della petizione popolare al Consiglio comunale. “E pensare che ci sono ben 80 comuni in tutta Italia che già hanno istituito registri analoghi”, afferma Fabbri, che é membro della Commissione bioetica della Tavola valdese. “Com’è noto la chiesa valdese di Milano è stata la prima ad aprire uno sportello per la raccolta dei testamenti biologici, arrivati ormai a 700, ma come cittadini riteniamo che questo servizio debba essere offerto dalle istituzioni e non dalle chiese. Di qui l’impegno di alcuni evangelici in questa importante campagna per i diritti civili a Milano”, ha spiegato Fabbri, ricordando come tra le 50 persone del Comitato promotore figuri – oltre a personalità come Lella Costa, Moni Ovadia, Gherardo Colombo, Franca Rame – anche Giuseppe Platone, pastore della chiesa valdese di Milano. Quella dei garanti è una decisione, non un parere, è inappellabile e viene comunicata al Sindaco che non ha nessun margine di scelta. “Ma la campagna IO SCELGO non finirà qui – ha detto Fabbri -, come abbiamo spiegato al Sindaco la delibera approderà lo stesso in Consiglio comunale. Essa verrà depositata insieme alle 5000 firme dai consiglieri comunali che ci sostengono”.
Per conoscere più a fondo la posizione delle chiese protestanti in merito alle direttive anticipate di trattamento sanitario, vedi il Dossier/11 a cura dell’Agenzia stampa NEV – notizie evangeliche. Per la Campagna IO SCELGO clicca qui.