Roma (NEV), 4 luglio 2012 – Lo hanno già chiamato il “Documento di Penang”. Nel corso di un incontro storico, svoltosi per l’appunto sull’isola di Penang in Malesia, la Commissione Fede e Costituzione del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) ha approvato un nuovo accordo teologico dal titolo: “La chiesa: verso una visione comune”. Si tratta del secondo documento detto di “convergenza” nella storia ultracentenaria di Fede e Costituzione, il think tank teologico composto non solo da rappresentanti delle chiese membro del CEC, ma anche di altre confessioni tra cui la chiesa cattolica romana. Il suo direttore, l’anglicano John Gibaut, spiega: “Questo testo di ‘convergenza’ mostra quanto i membri della Commissione siano in grado di avvicinarsi sul significato dell’essere un’unica chiesa di Gesù Cristo. Ora l’accordo raggiunto dalla Commissione passerà al vaglio delle singole chiese membro”.
Tra le altre cose, nel corso del meeting svoltosi dal 17 al 22 giugno sull’isola malesiana ed ospitato dal Consiglio delle chiese della Malesia, la Commissione Fede e Costituzione ha esaminato la bozza di documento “Discernimento morale nelle chiese”, un testo teso ad assistere le chiese nella gestione delle profonde divisioni che possono scaturire da diverse visioni di ordine morale, con lo scopo di prevenire eventuali spaccature tra chiese. Tra le novità anche la creazione di una guida per incoraggiare i cristiani a leggere insieme ed ecumenicamente le Scritture, usando commenti biblici dei dottori della chiesa antica. Inoltre, i rappresentanti riuniti a Penang hanno approvato all’unanimità una significativa riforma del regolamento della Commissione tesa ad uno snellimento della stessa e delle sue procedure. La riforma sarà sottoposta per l’approvazione finale al prossimo Comitato esecutivo del CEC.