Lavoro. Conclusa a Roma l’Assemblea CALL sugli squilibri economici e sociali in Europa

Roma (NEV), 24 settembre 2014 – Si è conclusa questa mattina a Roma, con una visita agli uffici della FAO, la IV Assemblea dell’Azione delle chiese sul lavoro e la vita (CALL), la rete delle organizzazioni ecclesiastiche europee impegnate nelle questione sociali riguardanti il lavoro, le politiche di occupazione e l’economia.

L’incontro ha coinvolto 30 partecipanti provenienti da 13 diversi paesi del continente che si sono confrontati attorno al tema generale “Ponti tra la speranza e la realtà. Superare gli squilibri in Europa”. Ad aprire i lavori, lunedì 22 settembre, è stato Antonio Tricarico, coordinatore della campagna per la riforma della Banca Mondiale, membro del comitato BankTrack, Eurodad e Focus on Finance. Tricarico ha offerto una panoramica sulla situazione italiana, in particolare analizzando la nascita e lo sviluppo del debito pubblico. L’Assemblea – che si è tenuta presso il comprensorio dell’Istituto Taylor dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), nel quartiere di Centocelle – ha quindi ascoltato le relazioni dei tre gruppi di lavoro sul lavoro precario, la disoccupazione giovanile e l’economia sostenibile.

In particolare, è stato presentato il documento programmatico del gruppo sul precariato intitolato “Policy Paper on Good Work” e un documento sulle chiese e la crisi in Europa, proposto dal gruppo sull’economia sostenibile. Due sessioni di lavoro sono state dedicate allo studio di buone pratiche, mentre la parte finale dell’Assemblea ha visto i partecipanti discutere sul futuro di CALL, su un nuovo modo di lavorare basato soprattutto sulla definizioni di progetti che possano trovare finanziamenti esterni.

Tra i rappresentanti italiani, hanno partecipato all’Assemblea Antonella Visintin e il pastore battista Herbert Anders, rispettivamente coordinatrice e membro della Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). La rete CALL è promossa dalla Conferenza delle chiese europee (KEK). Per approfondire clicca qui.