Roma (NEV), 25 marzo 2015 – “La voce delle chiese protestanti in materia di diritti, accoglienza dei migranti e integrazione interculturale ha un peso rilevante nell’Unione Europea, ed è nostro dovere utilizzare al meglio il patrimonio di autorevolezza di cui godiamo”. Lo ha affermato presso il Centro di Leuenberg (Basilea) il moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini, in occasione della consueta “Tavola rotonda”, svoltasi il 19 e 20 marzo, e che riunisce varie chiese e associazioni di lingua tedesca impegnate nel sostegno alle attività delle chiese valdesi e metodiste.
Nel corso dell’incontro, al quale dall’Italia hanno partecipato anche Paolo Naso, coordinatore della Commissione Studi della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), e il pastore Jens Hansen, sono stati presentati due progetti gestiti dalla FCEI, entrambi collegati al tema delle migrazioni: “Essere chiesa insieme”, il programma interculturale che da diversi anni costituisce anche un asse portante della pratica di accoglienza e sviluppo in varie chiese metodiste e valdesi, e “Mediterranen Hope”, un progetto di intervento sulle migrazioni mediterranee, largamente finanziato dall’otto per mille delle chiese metodiste e valdesi. I due progetti, per tipologia e metodologia, hanno riscontrato interesse presso le chiese europee presenti alla tavola rotonda. “Dobbiamo ragionare sul fatto che un tempo era l’Europa che inviava missionari in Africa mentre oggi assistiamo a un processo opposto – ha commentato il moderatore Bernardini. E per il vecchio protestantesimo europeo si tratta di una sfida e di un’opportunità nuova”. In questo senso, anche “l’attenzione di grandi chiese sorelle per progetti italiani come ‘Essere chiesa insieme’ e ‘Mediterranean Hope’ è certamente ragione di soddisfazione, ma ci affida anche grandi responsabilità di cui dobbiamo farci carico”, ha aggiunto Bernardini. L’incontro era iniziato con la visita alla sede della “Basel Mission”, una delle più importanti per l’evangelizzazione dell’Africa Occidentale da dove, oggi, provengono molti immigrati evangelici. Il Centro di Leuenberg è noto perché nel 1973 vi fu sottoscritta la celebre “Concordia” che stabilì la piena comunione tra le chiese di tradizione luterana e quelle di tradizione riformata.