Roma (NEV), 15 luglio 2015 – L’8 luglio hanno detto no al riconoscimento a livello mondiale dell’ordinazione femminile. Dopo cinque anni di consultazioni in tutte e 13 le regioni della Chiesa avventista mondiale, i delegati riuniti per la LX Conferenza Generale, tenutasi dal 2 all’11 luglio a San Antonio in Texas (USA), hanno respinto una mozione che avrebbe permesso alle singole divisioni della chiesa presenti nei cinque continenti di decidere in autonomia circa la validità della consacrazione delle donne al ministero pastorale. Con un risultato di 1.381 voti contrari, 977 a favore e 5 astensioni, procedendo per scrutinio segreto, i delegati hanno concluso un processo caratterizzato da un dibattito acceso e dai toni talvolta aspri. Delusione per l’esito del voto è stata espressa da Dora Bognandi del dipartimento Libertà religiosa dell’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno (UICCA), nonché presidente della Federazione donne evangeliche in Italia (FDEI). “La decisione presa ha sconcertato molti avventisti – ha dichiarato Bognandi all’agenzia NEV -. Forse è stata posta male la domanda, perché alcuni avranno considerato contraddittorio lasciare libere le varie regioni mondiali di decidere autonomamente quando il tema dell’unità della chiesa è piuttosto enfatizzato. Sicuramente ha pesato il fatto che il 92% dei delegati provenivano dal sud del mondo e oltre l’80% erano maschi. Nella chiesa avventista, l’ordinazione pastorale è valida a livello mondiale e non tutti i popoli hanno come retaggio culturale la parità tra uomo e donna. Nonostante ciò, oltre il 41% ha espresso un voto favorevole, ciò vuol dire che anche nei paesi del sud si fa strada un’altra concezione rispetto a quella della cultura locale”. Ciononostante, in diverse regioni l’ordinazione femminile a livello locale esiste. Una prassi che non verrà in alcun modo intaccata dalla decisione dell’Assemblea mondiale. Come spiega Dora Bognandi: “Dopo questo voto, rimane tutto invariato per quelle donne che nei paesi occidentali, ma anche in Cina, già svolgono il ministero pastorale con una consacrazione riconosciuta a livello locale”. A novembre del 2013 il Comitato esecutivo della Divisione intereuropea della chiesa avventista, in occasione della sua sessione autunnale di Madrid, aveva deciso all’unanimità a favore dell’ordinazione pastorale femminile. La Conferenza Generale, che ha definito le linee guida della chiesa avventista mondiale per i prossimi 5 anni, aveva come titolo “Sorgi! Risplendi! Gesù ritorna!”. Il prossimo appuntamento sarà a Indianapolis (Indiana, USA) nel 2020. Nel mondo la Chiesa avventista del settimo giorno conta 18 milioni di fedeli ed è in costante crescita.