Francia. Il “question-time” dei protestanti ai candidati all’Eliseo

Elezioni presidenziali 2017: i protestanti francesi partecipano al dibattito democratico

Roma (NEV), 28 febbraio 2017 – Esponenti della Federazione protestante di Francia (FPF), pastori e pastore, cappellani, responsabili di opere diaconali e di associazioni del mondo evangelico d’oltralpe, semplici membri di chiesa, nonché teologi ed accademici ieri sera hanno incontrato Emmanuel Macron, candidato all’Eliseo, fondatore del movimento politico “En Marche”.

François Clavairoly e Emmanuel Macron

La politique en vérités – “La politica in verità” (al plurale, ndr.), è il titolo dell’iniziativa, la prima di una serie, promossa in collaborazione con il settimanale “Réforme”, svoltasi presso la sede parigina della FPF. Altri incontri con i principali candidati in lizza sono attesi nelle prossime settimane.

Con questa iniziativa la FPF intende partecipare attivamente e democraticamente al dibattito pubblico intorno alle presidenziali francesi offrendo il proprio contributo. A fare da filo rosso per la discussione è un testo base indirizzato specificatamente ai candidati all’Eliseo, in cui si fa cenno ad alcune tematiche molto care ai protestanti d’oltralpe, tra cui: le politiche migratorie e l’accoglienza per i rifugiati, la laicità, la giustizia sociale, l’economia solidale, la corruzione, le carceri, la salvaguardia del creato, la disabilità, i giovani, l’uguaglianza di genere.

Pertanto, ieri sera Macron ha risposto alle domande – anche pungenti – del pubblico, che a loro volta si ispiravano ad un documento stilato ad hoc dalla Federazione protestante di mutuo aiuto intitolato le “95 tesi sociali”.

Molta attesa esiste per capire se tutti i candidati accetteranno di partecipare agli incontri. Particolare attenzione è concentrata su Marine Le Pen. Il pastore François Clavairoly, presidente della FPF, non ha mai nascosto la sua posizione relativamente all’esponente del Front National. Non è da meno il settimanale “Réforme”, che nell’ultimo editoriale a firma della co-direttrice Nathalie Leenhardt, titola: “Far fronte al Front National”.