Chiesa luterana in America approva il “giovedì in nero”

#Thursdaysinblack, la campagna permanente per un mondo libero da stupri e violenze promossa dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) trent’anni fa, è stata accolta formalmente dalla 15^ Assemblea generale delle chiese luterane americane

Foto di Jacie Richmond, pastora ELCA

Roma (NEV), 9 agosto 2019 – È stata accolta formalmente a Milwaukee dalla 15^ Assemblea generale della Chiesa evangelica luterana in America (ELCA), la campagna permanente per un mondo libero da stupri e violenze promossa dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) conosciuta come il “giovedì in nero”, o #Thursdaysinblack.

Sono oltre 1.000 i delegati che stanno partecipando all’Assemblea. Molti di loro hanno indossato abiti neri e le spille a sostegno della campagna. L’8 agosto in una sessione plenaria, la moderatrice del CEC, Agnes Abuom, è intervenuta dichiarando: “La decisione della Chiesa evangelica luterana in America di approvare il giovedì in nero è tempestiva, in questi tempi segnati dalla crisi nel Nord America e nel mondo”.

Abuom ha anche denunciato la xenofobia, il razzismo e il nazionalismo populista che “guadagnano slancio ogni giorno. La xenofobia causa divisione ed è una minaccia alla pace e alla sicurezza. E troppo spesso, le prime vittime sono donne, bambini e persone deboli, come anziani e disabili”.

È tempo di agire, ha continuato la moderatrice: “Con l’aumento della militarizzazione e delle missioni di stabilizzazione e sicurezza a livello globale, è in aumento la violenza sessuale e di genere. Lo stupro è normalizzato come parte dell’intera cultura della guerra”. Nel richiamare alla resistenza, Abuom ha affermato: “La violenza sessuale e di genere è uno dei problemi più urgenti; è una grave pandemia a cui la chiesa deve continuare a rispondere. È giunto il momento per la chiesa di rivendicare il suo ruolo profetico nel dire la verità al potere a favore delle vittime e dei vulnerabili”.

Nel richiamare il lavoro del CEC, Abuom ha concluso: “C’è speranza. Ogni giovedì ci uniamo a migliaia di persone e chiese per resistere a tutte le forme di violenza sessuale e di genere. Thursdays in Black è un movimento che invita uomini e donne, ragazzi e ragazze a unirsi come pellegrini in un mondo libero dallo stupro, libero dalla violenza di genere e alla ricerca di una società, una chiesa e una famiglia segnate da giustizia e pace”

Il pastore Nicqi Ashwood, responsabile del programma CEC per un’equa comunità di donne e uomini, ha esortato a “una risposta individuale e collettiva”.

Ashwood ha condiviso alcune statistiche che fanno riflettere sulla violenza sessuale e di genere negli Stati Uniti: una donna su quattro di età superiore ai 18 anni negli Stati Uniti è stata esposta alla violenza sessuale o fisica da un partner attuale o precedente; circa una su otto sopravvissute allo stupro ha avuto questa esperienza prima dei 12 anni.

“Il giovedì in nero è ecumenico. Globale. Collettivo. Individuale. Semplice. Concreto”, ha detto Ashwood.

La Chiesa evangelica luterana in America riunisce 65 sinodi ed è una delle più ampie denominazioni cristiane negli Stati Uniti, con circa 3,5 milioni di membri e oltre 9.100 comunità distribuite in 50 Stati e nella regione caraibica.

Per approfondire clicca qui: Thursdays in Black