Roma (NEV), 12 settembre 2019 – Si è conclusa questa mattina a Parigi la Conferenza di Pace 2019 della Conferenza delle chiese europee (KEK). Il tema della pace, analizzato da diverse prospettive, è stato al centro della tre giorni di lavoro con interventi di relatori di diverse confessioni cristiane, ebraiche e islamiche. La conferenza ha commemorato il 60° anniversario della KEK alla luce delle eredità e delle sfide della Conferenza di pace di Parigi del 1919. I temi messi a fuoco hanno incluso l’eredità dell’Occidente in Medio Oriente, il populismo, la sostenibilità e l’economia, le chiavi dell’impegno interreligioso e del rafforzamento della prassi di costruzione della pace nelle comunità di fede.
Antonella Visintin ha partecipato ai lavori in rappresentanza della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e, mentre ancora si stavano chiudendo i lavori, ha parlato con l’Agenzia NEV sottolineando l’importanza dei temi affrontati e del confronto che è emerso nel dibattito.
Durante la Conferenza è stato anche condiviso un documento in quattro punti, articolato attraverso i temi di un patto per l’umanità, della solidarietà umana ed ecologica, della pace giusta e della pace come vocazione apostolica.
Il patto per l’umanità, si legge nel documento, “riguarda le relazioni tra dio e umanità, e tra umanità e natura, ed è connesso a quattro valori centrali: giustizia sociale, relazioni giuste basate sulla giustizia, compassione o solidarietà e non violenza attiva”.
La solidarietà umana ed ecologica, richiamata nel secondo punto del documento, riguarda “la costruzione di comunità sostenibili e solidali; non c’è guarigione o pace per la comunità umana separata dalla natura”.
“Una pace giusta non esclude nessuno dal tavolo e il sistema economico che noi disegniamo richiede giustizia verso i/le più vulnerabili, poveri e oppressi” si legge nel terzo dei punti del documento; “non c’è pace sul pianeta senza giustizia per la comunità umana ed ecologica”.
L’ultimo punto fa riferimento ai valori centrali del patto tra dio e umanità e questi sono la giustizia sociale, la compassione o solidarietà e la non violenza attiva: “tutti questi valori portano allo shalom; shalom è pienezza e benessere totale, personale, comunitario e ambientale. Le persone di fede hanno una vocazione apostolica che è lo shalom. Ciò che ostacola questa vocazione apostolica, il nazionalismo, il consumismo militare, il razzismo e il settarismo riducono lo shalom e minacciano seriamente di distruggere la nostra vocazione”.
La Conferenza di pace della KEK ha riunito oltre sessanta partecipanti provenienti da tutta Europa, in rappresentanza di chiese e organizzazioni partner della KEK.
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