Roma (NEV), 18 ottobre 2019 – In un messaggio rivolto ai partecipanti al Christian Unity Gathering (CUG), a Hampton, in Virginia (USA), il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), pastore Olav Fykse Tveit ha parlato di “razza, pentimento e riparazione come un’opportunità ecumenica”.
Il CUG è l’incontro annuale promosso dal Consiglio nazionale delle chiese di Cristo negli Stati Uniti d’America (NCCCUSA). Quest’anno il tema è “Ending racism: confronting our past, revisiting our present and naming God’s preferred future” (Porre fine al razzismo: confrontarci con il nostro passato, rivisitare il nostro presente e nominare il futuro prediletto da Dio). Tveit ha preso parte, fra l’altro, alla commemorazione per i 400 anni dall’arrivo dei popoli africani ridotti in schiavitù a Jamestown, in Virginia (USA).
“Il razzismo in tutte le sue forme è l’esatto contrario dei nostri valori cristiani, come chiese e come movimento ecumenico – ha dichiarato Tveit -. Il razzismo è contrario a tutti gli aspetti del nostro lavoro di Consiglio ecumenico delle chiese. Il razzismo è inoltre contrario al nostro lavoro per l’unità della chiesa”.
Alla presenza di molti leader di diverse tradizioni cristiane presenti alla commemorazione, Tveit ha anche sottolineato che il razzismo è un peccato che non può essere affrontato solo in un settore, ma deve essere combattuto “in tutto ciò che facciamo: è una preoccupazione costante della fratellanza mondiale delle chiese, e in effetti dell’intero movimento ecumenico”.
A 30 anni dal crollo dell’apartheid, ha proseguito Tveit, “oggi vediamo una nuova fase e un nuovo volto del razzismo: nei movimenti razzisti recentemente incoraggiati e nelle tendenze e ideologie politiche quali la supremazia bianca negli Stati Uniti e in Europa, ma anche nelle nuove espressioni dello stesso veleno, in ogni parte del mondo”. Le stesse chiese non sono senza colpa, ha insistito Tveit: “L’apartheid, ricordiamo, era fondamentalmente un’eresia religiosa – ha concluso -. Anche oggi la politica e la pratica cristiane si rivelano spesso inutili nella lotta contro il razzismo moderno”.
A Hampton era presente anche la moderatrice del comitato centrale del CEC Agnes Abuom, che ha ricevuto il premio NCCCUSA per l’eccellenza nella leadership. Durante la commemorazione, Abuom ha parlato dell’immagine legittima di Dio, evidenziando come sia stata la fede nel vero Dio di giustizia e grazia ad aiutare gli schiavi africani a sopravvivere in quel periodo oscuro della storia umana.