ROMA (NEV), 24 ottobre 2019 – Il 4 novembre 2019 si terrà la Giornata mondiale di preghiera (GMP) promossa dall’Alleanza battista mondiale (ABM). Il Movimento femminile evangelico battista (MFEB) ha predisposto un documento in italiano con meditazioni e preghiere. 15 pagine, con l’introduzione della presidente MFEB Lucia Tubito, nelle quali sono suggerite letture, meditazioni, inni e preghiere sul tema scelto per la Giornata, che quest’anno è il servizio. La GMP italiana è realizzata in collaborazione, fra l’altro, con le pastore Helen Fontana e Ioana Niculina, insieme a Pina Mola e Virginia Mariani.
Il documento raccoglie testimonianze sul servizio, sui doni spirituali, su bisogni e progetti delle donne di tutto il mondo. Dal lavoro delle donne battiste raccontato da Ivonne Pitter, presidente dell’Unione femminile battista dei Caraibi (dove si è rafforzato il ministero per le donne e bambini abusati e contro il traffico di esseri umani), passando per un contributo di Ksenja Magda, presidente del Dipartimento femminile dell’Alleanza battista mondiale (ABM), che invita a partecipare alla Giornata in modo creativo e impegnandosi a livello locale.
Sono in programma eventi in tutto il mondo, conferenze, incontri di preghiera, momenti di condivisione di storie e di esperienze, sia virtuali (sui siti, sui social) sia di persona. Il filo rosso che legherà le diverse iniziative è, appunto, il servire, nelle sue diverse accezioni: aiutare i bisognosi e i feriti, la compassione, la cura, fare il bene.
Nel documento, disponibile online sul sito dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), si trova anche uno studio biblico della jamaicana Sylvia Henry che sollecita le lettrici con delle domande, fra cui: “Sto usando in modo efficace i miei doni spirituali e le mie capacità per servire? Quale è la mia motivazione per servire?”. Segue una meditazione della pastora Fontana.
Nelle ultime pagine del documento, la guida alla preghiera per le comunità mondiali, che spazia dal superamento della violenza domestica all’impegno per i giovani, per i poveri, per i nativi, per la pace, con la proposta di preghiera “per i governi di ogni paese, che possano prendere decisioni sagge. Per la drammatica situazione dei rifugiati in Medio Oriente e in tutta Europa. Affinché non vengano fermate le operazioni di salvataggio nel Mar Mediterraneo. Che i rifugiati siano trattati con dignità dalle autorità dei paesi che li accolgono”.
Le preghiere sono infine estese alle comunità del Pacifico sud-occidentale, della Papua Nuova Guinea, dell’Australia, della Nuova Zelanda, della Papua occidentale, dell’Asia, per il Myanmar, le Coree, per i Caraibi, l’Africa, l’America Latina e il Nord America.