Speciale Voce evangelica su frontiere, muri, ponti e Mediterranean Hope

Si parla di “Lampedusa, ponte sul Mediterraneo” nel nuovo numero di aprile, appena uscito, della rivista della Conferenza delle chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera, che dedica uno spazio al programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI)

Un dettaglio della copertina di aprile 2020 di Voce evangelica

Roma (NEV), 3 aprile 2020 – È uscito il numero di aprile di Voce evangelica, la rivista edita dalla Conferenza delle Chiese evangeliche di Lingua italiana in Svizzera (CoCELIS).

“Frontiere, muri e ponti” è il titolo di copertina del mensile, che nel dossier “Frontiere” parla del programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), “Mediterranean Hope”, delle attività in collaborazione con le ONG Open Arms e Sea Watch per le attività di ricerca e soccorso in mare, fino ai recenti progetti nella Piana di Gioia Tauro, in Calabria, e della rubrica “Lo sguardo dalle frontiere”. L’articolo di Luisa Nitti, intitolato “Lampedusa, ponte sul Mediterraneo”, racconta le sfide e gli scopi del progetto FCEI attivo a Lampedusa dal 2014, tassello di un mosaico più ampio, che vede numerose iniziative anche in altre regioni italiane.

Il numero di aprile di Voce evangelica è un numero speciale. Infatti, 10 pagine che sarebbero rimaste vuote a causa del coronavirus, perché di solito dedicate alle attività delle comunità che un po’ dappertutto sono sospese, contengono articoli e approfondimenti da leggere in modalità #iorestoacasa. Nulla sul virus, ma con l’idea di offrire spunti di riflessione e distrazione dall’epidemia.

“Tra poco sarà Pasqua – scrive il capo redattore Paolo Tognina nell’editoriale di apertura del numero –. E già sappiamo che sarà una Pasqua diversa da quelle che abbiamo vissuto in passato. Senza culti, senza riunioni comunitarie, vissuta a distanza di sicurezza. Ma forse tutto questo potrà essere occasione per recuperare un aspetto della festa che solitamente mettiamo un po’ da parte. Se pensiamo infatti alle radici ebraiche della Pasqua, non possiamo non pensare al racconto dell’esodo, al popolo ebraico che si libera dalla schiavitù dell’Egitto e passa il Mar Rosso verso la terra promessa, verso la libertà. La radice dello stesso termine ‘Pasqua’ sembra si trovi in quel ‘pesach’ ebraico che significa proprio ‘passaggio’”.

Ed è proprio l’idea del “passaggio” che si fa spazio fra le pagine di questo numero di Voce evangelica, dove si attraversano continuamente frontiere visibili e invisibili, culturali e geografiche, con articoli che spaziano dalla Grecia alla Corea, dall’India al Burkina Faso, dalla teologia alla fede, al “distanziamento sociale” dovuto alla pandemia di Covid19.

Per info: voceevangelica@bluewin.ch