La violenza di genere è epidemica. Come il covid…

L’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (WACC) fa il punto su coronavirus, violenza di genere e mass media

Foto unwomen.org

Roma (NEV), 10 novembre 2020 – “16 giorni contro la violenza di genere” è una campagna internazionale annuale che inizia il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e termina il 10 dicembre, Giornata dei diritti umani.

L’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (WACC) denuncia: “I blocchi e i coprifuoco anti-covid19 hanno portato impunemente a un’impennata della violenza di genere nel 2020”.

È chiaro, sostiene la WACC, che in questo anno straordinario la campagna dei 16 giorni deve essere in linea con questa nuova realtà di “pandemia all’interno della pandemia” e invita a utilizzare l’hashtag #ShadowPandemic (pandemia ombra) al tema #RatifyILO190, scelto prima dell’emergenza covid.

La campagna 2020 vuole rimarcare che la violenza di genere è una violazione dei diritti umani e vuole dare voce alle lavoratrici dell’economia informale, chiedendo la ratifica della Convenzione 190 dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) per porre fine a tutte le forme di violenza di genere negli spazi privati e pubblici.

Cercando su Google le parole chiave “violenza di genere” (gender based violence – GBV) filtrando i risultati per “notizie”, osserva la WACC, “sono le organizzazioni di sviluppo a guidare la comunicazione sulla pandemia ombra, che è la violenza contro le ragazze e le donne durante i lockdown”.

Un’agenzia delle Nazioni Unite riporta, ad esempio, come il covid abbia portato a un aumento di chiamate telefoniche di assistenza per sopravvissute alla GBV in Kenya. Oppure, un comunicato stampa dell’International Rescue Committee annuncia i risultati di un’indagine sulle donne rifugiate e sfollate in Africa orientale, Africa occidentale e nella regione dei Grandi Laghi, indicando un forte aumento della violenza domestica durante il covid.

Solo tre articoli sui primi 10 risultati provengono da siti di notizie: dal China Global Television Network (CGTN) un articolo sul presidente namibiano che chiede la cooperazione pubblica per liberare il paese dalla violenza di genere; dal sito web AllAfrica.com una storia di formazione rivolta a uomini impegnati per i diritti delle ragazze; e dal TT Newsday di Trinidad e Tobago un articolo su una riunione virtuale del municipio sulla fine della GBV.

“Senza dubbio questi risultati sono determinati da algoritmi di ricerca guidati da vari fattori – conclude la WACC –, ma il punto è che la violenza di genere è una crisi, come lo è il covid-19. La quantità e la qualità di notizie e dati su di esse dovrebbero essere simili. Lungi dall’essere un invito ai media a partecipare alla campagna dei 16 giorni – in effetti non è il loro ruolo – questo ci ricorda che la strada per raccontare la realtà con equità, equilibrio e accuratezza è ancora lunga”.