Martin Lutero, 500 anni fa la scomunica

Il 3 gennaio del 1521 la bolla "Decet Romanum Pontificem" e la scomunica con l'accusa di eresia per il teologo che diede inizio in Germania alla Riforma protestante, e ne è diventato il simbolo.

Roma (NEV), 3 gennaio 2021 – Il 3 gennaio 1521, con la bolla Decet Romanum PontificemMartin Lutero (1481-1546) viene scomunicato da Leone X. L’accusa è di eresia. Abbiamo raccolto qui vari contributi sulla storia e l’attualità del pensiero di Lutero, a cinquecento anni da quella data.

Il cinquecentario della Riforma è stato celebrato in tutto il mondo con numerose iniziative, nel 2017: moltissimi eventi per ricordare le 95 tesi che il 31 ottobre del 1517 Lutero affisse al portale della chiesa del castello di Wittenberg dando appunto inizio alla Riforma.

La Federazione Mondiale Luterana (FLM) e il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani (PCPUC) hanno deciso, tra l’altro, durante la loro riunione annuale congiunta svoltasi a Ginevra nel gennaio dello scorso anno, di ricordare insieme il 500° anniversario della scomunica di Lutero, avvenuta nel 1521. Il Segretario Generale della FLM, Martin Junge e il Presidente della PCPUC, Kurt Koch, hanno co-presieduto l’incontro presso l’Ufficio della Comunione della FLM.

“Nello spirito dell’impegno di continuare a lavorare per procedere dal conflitto alla comunione, l’evento congiunto metterà a fuoco gli importanti sviluppi ecumenici degli ultimi tempi. Si delineerà come il cammino ecumenico degli ultimi decenni abbia permesso di rapportarsi ad un momento doloroso della storia con un’apertura verso il dono dell’unità, per il quale luterani e cattolici continuano a pregare e a lavorare”, scrivono i promotori.

Per esprimere questa apertura ecumenica, si terrà il 25 giugno 2021 a Roma un servizio liturgico, in previsione del 500° anniversario della Confessione di Augusta, presentata in quella data, nel 1530.

Qui vi proponiamo un breve testo proprio di Lutero, circolato sui social nei mesi scorsi, parso profetico a molti, rispetto alla pandemia in corso:

“Chiederò a Dio, per misericordia, di proteggerci. Poi disinfesterò con il fumo, per aiutare a purificare l’aria, darò delle medicine e le prenderò. Eviterò i luoghi e le persone dove la mia presenza non è necessaria, per non essere contaminato e non mettere in pericolo gli altri, per non causare la loro morte a seguito della mia negligenza. Se Dio vorrà prendermi, mi troverà sicuramente e avrò fatto ciò che si attendeva da me, senza essere responsabile né della mia propria morte né della morte degli altri. Se il mio prossimo ha bisogno di me, non eviterò né luoghi né persone, ma andrò liberamente come detto sopra. Vedete, è una tale fede che teme Dio, perché non è né impetuosa né temeraria e non tenta Dio”.

Da Riforma segnaliamo l’articolo di Paolo Ribet sul libro “Rileggere la Riforma. Studi sulla teologia di Lutero”, edito da Claudiana nel 2020.

Sul sito della chiesa luterana in Italia diversi approfondimenti e letture.


Nell’aprile 1521 l’imperatore Carlo V invita Lutero alla dieta imperiale di Worms per interrogarlo. L’Elettore della Sassonia Federico il Saggio aveva ottenuto per Lutero un salvacondotto. Interrogato se volesse revocare i suoi scritti, Lutero rispose di no, a meno che non dimostrino che in base alla Sacra Scrittura aveva sbagliato e termina il suo intervento con le famose parole: “Qui sto. Non posso altrimenti. Dio mi aiuti. Amen”. Sulla strada del ritorno da Worms, Federico il Saggio gli salva la vita, facendolo rapire con un finto assalto e nascondendolo nel castello “Wartburg” sotto il nome di Junker Jörg, dove poi Lutero tradurrà il Nuovo Testamento dal greco in tedesco. Fino al 1534 traduce tutta la Bibbia, base importante sia per il luteranesimo che per la lingua tedesca. Negli anni seguenti delineò la sua posizione, mentre nel 1525 si sviluppò la rivolta dei contadini.

Qui un approfondimento sulla biografia di Lutero. 

Qui la presentazione del libro del professor Paolo Ricca “Da monaco a marito” che contiene la traduzione di due scritti di Martin Lutero sul matrimonio e la vita familiare.