Otto per mille battista. Un aiuto per la salute e per il cibo a chi è in povertà

L’Unione cristiana evangelica battista d‘Italia invita i contribuenti a destinare l’Otto per mille ai battisti per fini sanitari, umanitari, sociali e culturali

Roma (NEV), 14 maggio 2021 – Parte la campagna dell’Otto per mille battista 2021. Una campagna nuova, vicina alle necessità del Paese. Scrivono i battisti: “necessità che abbiamo cercato di inglobare il più possibile nei nostri finanziamenti”.

Infatti, continuano i promotori, “ci siamo dedicati anche quest’anno all’emergenza pandemica, destinando il 15% dei fondi che riceveremo ad essa.

Abbiamo dato la priorità alle famiglie che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, ‘a portare il cibo in tavola’.

Alle persone anziane che sono rimaste spesso isolate e sole in quest’ultimo anno e mezzo a causa delle restrizioni che ancora governano le nostre vite.

Alle donne vittime di violenza domestica, anch’esse in una situazione notevolmente peggiorata a causa della pandemia e dei continui lockdown e quarantene che le costringono a restare ancora più tempo da sole in casa con i loro aggressori.

Alle persone che cercano rifugio nel nostro Paese e che vivono forzatamente lontano dalle loro case e dalle loro famiglie e che hanno trovato anch’esse un’accoglienza più limitata e problematica sempre a causa del Covid-19 e di ciò che esso comporta.

Ai bambini e alle bambine che hanno uno se non entrambi i genitori in carcere”.

Questi sono i soggetti principali sui quali si è soffermata la campagna dei battisti, che aggiungono: “Abbiamo tentato maggiormente, rispetto al passato, di fare attenzione a un linguaggio inclusivo e anche all’utilizzo delle immagini, meno drammatiche di un tempo”.

Una sensibilità che emerge, infine, nel video realizzato di pari passo con la campagna. “Contiamo molto nel lavoro fatto finora – concludono i battisti – e speriamo che le migliorie apportate, e soprattutto quello che riusciremo a fare nonostante i nostri piccoli limitati fondi, possano aiutare e migliorare, anche se solo in parte, le vite delle persone bisognose che riusciremo a raggiungere”.


L’UCEBI continua ogni anno a utilizzare il 100% dei fondi ricevuti “con estremo rigore, destinandoli – fino all’ultimo centesimo – esclusivamente ad interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali, in Italia e all’estero” scrivono i battisti nella pagina web dedicata alla campagna.


Fra le attività portate avanti dall’UCEBI con i fondi Otto per mille c’è il progetto Medical Hope della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), progetto di assistenza sanitaria che dai suoi esordi nel 2016 ha portato aiuto a diversi profughi siriani in Libano e in Italia.


Chi sono i battisti? “Per spiegarlo in modo semplice possiamo dire: i cristiani della chiesa di Martin Luther King”. Così si legge sul sito dell’UCEBI, che è membro della FCEI. Fondata nel 1956, raccoglie l’eredità dell’Unione cristiana apostolica battista (UCAB), sorta nel 1884 a opera delle missioni inglese e americana giunte in Italia negli anni ’60 del XIX secolo, a loro volta eredi degli anabattisti e di quella che è conosciuta come Riforma radicale dell’Inghilterra del ‘600.

Lotto per un sogno. Che oggi comprenda non solo il superamento del razzismo, ma anche della povertà in ogni angolo del pianeta” Martin Luther King