La Carovana del Mediterraneo

La rubrica “Lo sguardo dalle frontiere” è a cura degli operatori e delle operatrici di Mediterranean Hope (MH), il progetto sulle migrazioni della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Questa settimana “Lo sguardo” proviene da Scicli ed è stato scritto dalla volontaria Anna Ciafardoni

Roma (NEV), 21 luglio 2021 – Il primo incontro pubblico del mese di luglio alla Casa delle Culture di Scicli ha visto la presentazione del libro “Fuori i nomi! Intervista con la storia italiana Lgbt” di Simone Alliva. La cittadina siciliana ha partecipato con varie iniziative al mese per i diritti LGBTQ: dai monumenti illuminati con i colori arcobaleno, alla vetrina della Casa Delle Culture con la barca a vela degli stessi colori, simbolo di inclusione, fino alla panchina che è stata inaugurata a Sampieri con l’Arcigay di Ragusa.

Nel secondo appuntamento rivolto alla cittadinanza, il 3 luglio scorso, Giulio Cavalli ha parlato del suo ultimo libro, “Nuovissimo Testamento”, un romanzo distopico ambientato a “DF”, stessa ambientazione del precedente testo dell’autore, “Carnaio”, in cui le persone vengono private delle emozioni. Tra polizie affettive, focolai di empatia, problemi di rotondità mentale e reparti di disturbi affettivi, questo mondo terrificante ci appare lontano, ma forse nemmeno così tanto. Cavalli ha fatto un elogio alle emozioni senza cadere nel banale, ma ricordandoci una cosa che spesso dimentichiamo: il loro potere.

Ad arricchire le lunghe giornate alla Casa delle culture, oltre a queste due serate pubbliche, ci sono molte altre attività. È iniziato infatti sia il corso per la licenza media rivolto agli ospiti della struttura di Mediterranean Hope, che quello di informatica. E il campo estivo, che si svolge la mattina, con i bambini sciclitani e da altri paesi – che tiene più occupate noi volontarie. Con le coordinatrici Erica, Desi e Federica abbiamo elaborato un piano settimanale per offrire ai bambini giochi, attività e sport. L’idea è quella di un viaggio, più precisamente di una carovana, la “Carovana del Mediterraneo”, cercando di creare un legame con questo nostro mare e con le miriadi di storie che lo attraversano.

Iniziamo con il corso di yoga dove i bambini si divertono ad imparare le posizioni che Lucrezia, la nostra insegnante, ci mostra e ci spiega. Poi, abbiamo il teatro. Noi volontarie abbiamo pensato a una favola di inclusione: la storia di una tartaruga un po’ diversa dalle altre, che si scontra con l’omologazione che il suo branco di tartarughe le impone. Con l’aiuto di tanti amici, la tartaruga saprà valorizzare le unicità e diversità di ognuno. E ancora: karate, con il maestro Alessio. Il laboratorio dove viene costruito passo passo questo viaggio per il Mediterraneo, attraverso barchette di carte e attività con l’argilla. Il laboratorio artistico con Jonida, che con i suoi labirinti di fiori colora le nostre giornate e ci porta lontano alla scoperta di terre ed ecosistemi lontani. Infine, il venerdì, giorno di giochi e di mare, andiamo tutti e tutte in spiaggia. L’estate alla Casa delle culture è tutto questo (e molto di più), sia per noi volontarie che soprattutto per le persone, in particolare per i più piccoli, ospitate presso il centro in provincia di Ragusa, molte delle quali beneficiarie dei corridoi umanitari della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.