Il Culto del rinnovamento del Patto

Una liturgia metodista profondamente radicata nella testimonianza biblica

Roma (NEV), 1° gennaio 2022 – Il primo giorno dell’anno le chiese metodiste di tutto il mondo celebrano il Culto del rinnovamento del Patto. Si tratta di una eredità spirituale del primissimo metodismo; fu infatti lo stesso John Wesley, fondatore del movimento metodista, a istituirlo in Inghilterra nel 1755 come momento significativo di riconsacrazione di ogni credente al Signore e di unità tra fratelli e sorelle in fede.

Statua dedicata a John Wesley

Il Culto di rinnovamento del Patto ha profonde radici bibliche, come è da aspettarsi di qualsiasi liturgia protestante. Si richiama all’idea di Patto, una parola che può essere tradotta anche con Alleanza o semplicemente con Impegno, e che nelle Scritture descrive il legame che unisce Dio agli esseri umani. Il Dio del Patto è quello che si impegna ad accompagnare gli esseri umani nelle loro vicende, a farli partecipi delle sue promesse, ma è anche il Dio che dona la Torah, la legge, al suo popolo affinché possa vivere nella libertà e nella fedeltà.

Il Dio del Patto è anche il Dio di Gesù, il Dio che in Cristo rinnova le sue promesse e estende i suoi doni di salvezza all’umanità intera. L’idea di Patto si ritrova anche nella istituzione della Cena del Signore, in particolare nelle parole di Gesù sul calice: “Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue” (Luca 22:20).

Il Culto di rinnovamento del Patto rimanda a tutto ciò, ed esprime la necessità che alle promesse e ai doni di Dio gli esseri umani rispondano rinnovando la propria fedeltà al Signore, donandogli l’interezza della loro esistenza.

Il motto metodista

La preghiera che John Wesley formulò per questo culto recita così: “Signore, io non appartengo più a me stesso, ma a te. Impegnami in ciò che vuoi, ponimi a fianco di chi vuoi; che io possa essere utilizzato o messo in disparte, innalzato oppure abbassato; fa che io sia riempito, fa che io sia svuotato; che abbia tutto o che non abbia nulla. Liberamente e di pieno cuore metto tutto a tua disposizione...”.

Il Culto di rinnovamento del Patto si celebra solitamente all’inizio di ogni nuovo anno, ma può anche essere tenuto nelle occasioni più importanti e significative della vita di una comunità: per ricordare a tutti i credenti che avere fede in Dio significa anche e soprattutto appartenergli nell’interezza del proprio essere.


Leggi qui la liturgia del Culto del rinnovamento del Patto, elaborata dalle chiese metodiste e valdesi italiane.