Roma (NEV/Riforma.it), 17 gennaio 2022 – Il giorno di Capodanno, 43 congregazioni della Reformed Church in America (RCA) si sono separate dalla denominazione nazionale, uno dei più antichi organismi protestanti degli Stati Uniti, per divergenze teologiche riguardanti il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l’ordinazione di persone Lgbt.
Le congregazioni teologicamente conservatrici hanno dato vita al nuovo gruppo, l’Alleanza delle Chiese Riformate (ARC), lasciando le chiese della RCA preoccupate per la sopravvivenza della denominazione. Prima della scissione, la denominazione – che ha quasi 400 anni di vita – aveva meno di 200.000 membri e 1.000 chiese. Almeno altre 125 chiese di varie denominazioni stanno discutendo con i leader dell’ARC sulla possibilità di aderirvi.
“Si tratta di un folto gruppo di chiese conservatrici che stanno fornendo anche molte entrate alla denominazione. Sono convinto che l’esodo di massa di tutte queste chiese conservatrici getterà la Chiesa riformata in America in una situazione finanziaria davvero difficile”, ha affermato Steven Rodriguez, fondatore di chiese della RCA a Brockport, New York. “Dubito che la Chiesa riformata in America sarà finanziariamente sostenibile per molto tempo”.
Secondo quanto dichiarato dai leader dell’Alleanza delle Chiese Riformate (ARC), la nuova denominazione, oltre a non accettare il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l’ordinazione di persone LGBT, darà una forte enfasi alla fondazione di chiese e presenterà un modello organizzativo flessibile volto a promuovere un consenso teologico e un processo decisionale efficiente.
Anche altre chiese di tendenza conservatrice nella RCA, come la Chiesa presbiteriana in Canada, la Chiesa riformata cristiana in Nord America (CRC) e la Chiesa presbiteriana in America (PCA), stanno valutando se aderire all’ARC.
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