Avventisti. Giornata della libertà religiosa, evento online il 18 febbraio

Si tiene venerdì 18 febbraio l’appuntamento dal titolo “I diritti fondamentali, la pandemia, lo Stato e le sue prerogative: nozioni da rivisitare”. Ospite Davide Romano, direttore del Dipartimento affari pubblici e libertà religiosa presso l’Unione avventista italiana

Roma (NEV), 17 febbraio 2022 – Venerdì 18 febbraio, alle ore 20, si tiene un evento online dal titolo “I diritti fondamentali, la pandemia, lo Stato e le sue prerogative: nozioni da rivisitare”. Sarà ospite Davide Romano, direttore del Dipartimento affari pubblici e libertà religiosa presso l’Unione avventista italiana (UICCA).

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle commemorazioni del 17 febbraio, data in cui ricorre l’anniversario della concessione dei diritti civili ai valdesi, per effetto delle Lettere Patenti emanate da re Carlo Alberto. Era il 1848. Poche settimane dopo, il 29 marzo, gli stessi diritti furono concessi agli ebrei. Fino a questa data ai valdesi era proibito, tra l’altro, frequentare le scuole pubbliche ed esercitare libere professioni.

Oggi il 17 febbraio rappresenta un giorno di festa per tutti i protestanti, ma è anche una data simbolica, in quanto è considerato il primo passo della libertà religiosa in Italia.

Clicca qui per scaricare la locandina I-DIRITTI-FONDAMENTALI-LA-PANDEMIA-2022

L’evento si potrà seguire in diretta sulla pagina Facebook della Chiesa avventista, o sul sito www.hopemedia.it

Gli avventisti

La presenza della Chiesa cristiana avventista del settimo giorno in Italia (UICCA) risale al 1864. Riconosciuta come ente di culto nel 1978, firma l’intesa con il governo italiano nel 1986, intesa recepita due anni dopo. La UICCA è molto attiva per quanto riguarda la tutela della laicità delle istituzioni e della libertà religiosa, promuove servizi culturali, sociali, assistenziali e umanitari nonché progetti per la lotta all’usura e al gioco d’azzardo. Gli avventisti italiani partecipano alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) in qualità di “osservatori”.