Premio UNHCR alla Casa di Riposo G.B. Taylor

La premiazione si è svolta ieri in Campidoglio alla presenza del Sindaco Roberto Gualtieri e del Ministro del Lavoro Andrea Orlando. Per il Taylor erano presenti la direttrice Rosa Manfredi e l'assistente sociale Silvia Zerbinati

Da sinistra, Rosa Manfredi e Silvia Zerbinati, rispettivamente Direttrice e assistente sociale dell'Istituto G.B. Taylor di Roma

Roma (NEV), 14 giugno 2022 – Per il secondo anno consecutivo la Casa di Riposo G.B. Taylor di Roma ha ricevuto dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) il riconoscimento per il suo impegno nei processi d’integrazione lavorativa dei beneficiari di protezione internazionale. La premiazione si è svolta ieri in Campidoglio alla presenza del Sindaco Roberto Gualtieri e del Ministro del Lavoro Andrea Orlando. Per il Taylor erano presenti la direttrice Rosa Manfredi e l’assistente sociale Silvia Zerbinati.

“La nostra missione è quella di rappresentare una presenza evangelica nel nostro quartiere – hanno commentato Manfredi e Zerbinati -. Questa è la rotta su cui ci muoviamo, e nel tempo abbiamo offerto a molte persone immigrate e rifugiate un’occasione di formazione e un contratto di lavoro che ha restituito dignità e autostima. Permettendo anche di ricostituire nuclei familiari divisi”.

L’UNHCR ha premiato con il logo “Welcome” 107 aziende. Grazie al programma Welcome, si legge nel comunicato stampa, “negli ultimi 5 anni oltre 10.000 rifugiati sono stati inseriti nel mondo del lavoro”. , Oltre al Taylor, sono state premiate piccole e grandi imprese, cooperative, onlus, fondazioni, associazioni di categoria, sindacati, servizi per il lavoro ed enti locali che, a vario titolo, hanno collaborato all’inclusione nel mercato del lavoro di richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale.

Casa Taylor

La Casa di riposo Taylor, si legge sul sito della struttura, “è un luogo dove tutti gli anziani che hanno bisogno di compagnia e di interagire con gli altri possono trovare un valido aiuto e conforto. La casa di riposo offre alle persone anziane la possibilità di una vita comunitaria, in rispetto dell’autonomia, stimolando le capacità residue, favorendone il rapporto con il territorio”. Il Taylor fa parte delle strutture afferenti all’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI). L’istituto mette a disposizione anche servizi di assistenza religiosa, nel rispetto della libertà di culto di ogni ospite.

Foto Silvia Zerbinati

Il programma Welcome. Working for Refugee Integration

“Nato nel 2017 come un premio alle imprese che assumono rifugiati, oggi Welcome. Working for Refugee Integration è un programma ampio che comprende formazione e accompagnamento alle imprese e agli operatori del mercato del lavoro e supporto specifico alle imprese che intendono assumere rifugiati. L’UNHCR, con i suoi partner, supporta le aziende nella coprogettazione di percorsi di formazione e inserimento lavorativo, insieme alle associazioni e alle realtà che accolgono i rifugiati sul territorio” scrive l’UNHCR.

“I rifugiati sono medici, insegnanti, operai, agricoltori, ingegneri, chef, atleti, commercianti, artisti. Attraverso il lavoro riacquisiscono, rafforzandolo, il proprio capitale sociale come soggetti attivi che possono determinare la propria esistenza. Allo stesso tempo la loro inclusione genera sviluppo economico positivo e generativo a beneficio di tutta la comunità” ha dichiarato Chiara Cardoletti, rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino.

Questa esperienza, secondo l’organismo, porta un valore aggiunto in termini di arricchimento, creatività e nuova energia, “trasformando la diversità in un grande vantaggio per le aziende”.

Si legge ancora nel comunicato: “Una volta fuori pericolo, i rifugiati hanno bisogno di opportunità per superare i traumi, mettere a frutto il proprio talento, formarsi, lavorare e contribuire al paese che li ha accolti. La creazione di concrete opportunità di integrazione è un compito e una responsabilità di tutti, istituzioni, società civile e settore privato. Solo lavorando in sinergia si può dare ai rifugiati la possibilità di mettere a disposizione le loro competenze e il loro desiderio di ricostruire le proprie vite”.

Il progetto Welcome. Working for refugee integration è sostenuto dal Ministero del Lavoro, da Confindustria e dal Global Compact Network Italia. Si avvale inoltre del supporto della Fondazione Tent.

Per maggiori informazioni: https://welcome.unhcr.it